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10-12 Febbraio 2014 - Ospedale S.Orsola (BO)
3 Ricoveri in Day Ospital per Alcolizzazioni

A rieccoci per il secondo round del nodulo paracolecistico! Visto il particolare rischio di questa manovra, ho preferito rinunciare al camper e chiedere una camera alla vicina casa famiglia S.Clelia trovando fortunatamente accoglienza, e la cosa mi rende decisamente più tranquillo. Pensare sempre al meglio ... ma essere sempre preparati al peggio!
Scaricati i bagagli, faccio un giro prima di recarmi al solito parcheggio interrato vicino all'ospedale, quando scorgo, in una via poco distante, un parcheggio libero ... libero!
Non ci posso credere: parcheggio e percorro avanti indietro la via per controllare eventuali cartelli di divieto o di "riserva per i locali", ma quel tratto è proprio libero!

Lunedì 10 febbraio   = Primo "ritocco" (3cc) senza alcun dolore; trascorro le ore d'attesa facendo anche dei sudoku sul cellulare ... una pacchia. Il solito toast anemico (una semifetta di cotto con una semisottiletta in 2 intere fette di pancarrè) con un buon succo di frutta e in camera a dormicchiare e guardare la televisione ... fuori piove.

Martedì 11 febbraio   = ... boh! ... riporto quello che mi ha raccontato alla sera mia moglie! Uscito molto dolorante dalla sala eco, le spiego che la Dott. aveva dovuto usare tre aghi per posizionarsi dove voleva (col primo addirittura piegato da una costola) ma che alla fine era riuscita (entrando dalla schiena) a iniettare 10 cc. di alcool, ed io avevo "cainato" parecchio (dal linguaggio canino "cai...cai" quando prendono qualche bastonata); Lei però sembrava soddisfatta.
Poi mi sono messo a "iperventilare" affannosamente respirando dal naso ed espirando dalla bocca (suppongo per alleviare il dolore) e poco dopo mi sono addormentato.
Al risveglio le ho chiesto dov'ero, cosa ci facevo lì e cosa dovevano farmi. Come finiva di rispondere dicevo "un fiorino!" seguito poco dopo da un "ma che dù baloc" ... e ricominciavo daccapo con l'unica varianate finale "ma che dù cojon ... uno gros e'n picolon"! All'inizio pensava che scherzassi (e vagamente ricordo di aver fatto le battute) ma poi l'ho fatta troppo lunga e si sono accorti che non ricordavo più nulla della giornata rispondendo invece correttamente nome cognome data di nascita e numero cellulare. Ricoverato d'urgenza in "medicina d'urgenza" (per l'appunto) hanno eseguito subito analisi del sangue, un elettrocardiogramma ed una tac al cervello (che hanno stranamente trovato) con esito negativo. Verso sera ho ricominciato a "memorizzare" ma è rimasto il vuoto totale dalla mattina.
Gli unici vaghi ricordi (a parte il tentativo delle battute), un formicolio alle braccia e alla parte sinistra del viso e la gola secchissima.

Mercoledì 12 febbraio   = Nuovo prelievo di sangue con nuovo buco (l'agocannula presente poteva falsare le analisi!?)e poco dopo mi trovo davanti la mia Dott. che, prima di entrare al suo reparto, vuole accertarsi se connetto ancora. Visto l'esito negativo delle ricerca fatta, è propensa a credere che il guaio sia stato causato da una temporanea carenza d'ossigeno al cervello. Vuole però eseguire un ecodoppler alle carotidi per sicurezza. Io però la incolpo subito dell'accaduto; non può continuare ad ubriacarmi e poi pretendere che mi ricordi tutto ... non c'è chi si ubriaca per dimenticare? Nel frattempo il reparto mi programma visita neurologica.
Alle 11 mi portano in ecografia e subito l'inf. mi "aggredisce" con un "Arfelli, devi smetterla di farci prendere questi spaventi ... non mi hai fatto dormire tutta notte", ed anche lei viene colpevolizzata come già fatto con la dott. Le carotidi non presentano placche e intanto che butta una veloce occhiata (senza contrasto) al nodulo trattato dico alla mia fatina "le sue mani d'oro e il mio fisico bestiale hanno avuto la meglio sulla colecisti". Lei mi guarda sorridendo e aggiunge "guardi arfelli che ho fatto questo intervento solo perchè è lei ... e non sapevo quale altre soluzioni proporle, ma è stato veramente un rischio! E lei non solo non vuole smetterla di "produrre" ma lo fa anche nei posti più impossibili e ed in più continua a farci prendere dei grossi spaventi" Questa volta non ribatto ... è giusto che anch'io mi prenda le mie responsabilità.
Come mi riaccompagnano in reparto arriva la neurologa che mi fa esguire tutti i test del caso : dito sul naso, gomito al ginocchio, guardi qui, guardi la, spinga su, tiri giu ... ecc. ecc. alla fine mi promuove e vengo dimesso con "Amnesia Globale Provvisoria" con cause incerte ma da probabile carenza di ossigeno o farmaci.
Ho già sul comodino il vassoio del pranzo (oddio ... pranzo è una parola grossa!) e così, visto che l'unico ricordo certo che ho è che non mangio da due giorni, ingurgito la minestrina, la mozzarella col purè e una specie di "patè" di mele prima di avviarmi all'uscita dove incrocio proprio le mie torturatrici con le sembianze d'Angelo (o viceversa?) che si fermano a salutarmi dandomi appuntamento a ... tra un mese. Sono comunque fiacco e mi faccio un riposino. Un po' di Sudoku, un po' di televisione, controllo dell'auto parcheggiata in zona libera in una via poco distante (30-40 euro risparmiati!) e un piatto di pastasciutta concludono la giornata.
Proprio vero quando dicono che non mi faccio mancare nulla ... e quasta mi mancava !!! Al controllo di metà marzo!


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