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22-24 Luglio 2015 - Ospedale S.Orsola (BO)
3 Ricoveri in Day Ospital per Alcolizzazioni (9° ciclo)

Alla faccia del ritocchino sui due noduli che non vogliono "abbassare la cresta" ; questi sono degli alcoolizzati "professionisti" !!! Ma andiamo per ordine.

Niente camere al S.Clelia ma ci hanno riservato una camera nell'appartamentino di S.Francesco (quello sperimentato la volta scorsa). Parcheggio libero nella solita via (ma a circa un km) e prendiamo possesso della camera a noi destinata, che risulta essere quella più grande. Facciamo conoscenza con l'altra coppia di "ricoverati" provenienti da Margherita di Savoia che devono (lui) effettuare una biopsia e quindi, se tutto va bene, si fermeranno solo un paio di notti.

Mercoledì 22 luglio    = La dott. vuole un contrasto per studiare bene la stuazione; si, i due noduli già "bistrattati" (trattati due volte!) hanno ancora delle zone attive. Ormai immancabile lidocaina nelle "capsule" e 10 cc. di alcool. per ogni nodulo. Il dolore è abbastanza forte e la new Inf si ritrova alla fine con 1 fiala e mezza di fentanest iniettato! Poco dopo la mezz'ora arriva l'avvisaglia di vomito e mia moglie avvisa l'inf ... che si presenta dopo un'ora abbondante (a conati passati) con una flebo (???) di plasil. Ma non era meglio (come con la old Inf) una iniezione (e subito alle prime avvisaglie)? Passano qusi 7 ore prima che ci "ordini" il solito immangiabile toast. Mi sa che ci sia una bella differenza tra ... diciamo ieri e oggi !!! Siamo nella settimana prevista più calda di (forse) tutti i tempi, e quando usciamo leggiamo 42° e 45° sui due termometri della vicina farmacia. L'aria è pesantissima (e l'alcool "assunto" non aiuta certo), ma in casa ... è ancora peggio; ci sediamo davanti alla televisione con tre ventilatori che ci sparano aria bollente sul collo e alle 10 siamo già nel letto (di fuoco !)

Giovedì 23    = Intanto che inietta altri 9 cc per nodulo, la dott. continua a farmi parlare; suppongo sia per il dolore che è abbastanza forte e che richiede evidentemente parecchia "droga", il cui effetto lei vuole tenere sotto controllo. In effetti ho la vista "offuscata" e in alcune occasioni sento che fatico a pronunciare le parole!
Domani si inizia con un controllo e se le "bestie" sono "schiattate", a casa, altrimenti ... ritocchino! Chiedo subito la flebo di Plasil che riesce (a mala pena) a contenere le avvisaglie di vomito che si presentano puntualmente entro l'ora, ora e mezza dall'intervento. Sono molto debole e intontito e mi "abbiocco" spesso ... ed anche oggi l'inf mi obbliga a 7 ore di letto (malgrado varie richieste di "condono"). Come da "conquista" precedente, mi concedo (al'insaputa dell'inf) una brioche in vece del toast.
I termometri della farmacia segnano 47° e 48° ma riusciamo ad arrivare a casa, se pur molto lentamente, ancora crudi. Siamo rimasti soli e ci guardiamo un po' di TV pressocchè nudi. Sì, so che non è un grande spettacolo ... ma neanche quelli proposti dalla TV ! Ho 38° di febbre (10° in meno della max odierna) che risolvo con tachipirina.

Venerdì 24    = La febbre è passata sia all'interno che ... all'esterno, dove troviamo anche un po' di brezza. La Dott. mi "controlla" che è ancora in borghese e purtroppo dice che dobbiamo ritoccarne uno che non ne vuol sapere di abbassare la cresta ... ma noi glie la faremo abbassare! Epperò lei deve andare a fare una "termoablazione a pancia aperta" ad un paziente sotto operazione; ci vedremo più tardi. "@#§*&$£%*!" e te pareva che me ne fossi liberato al secondo giorno!
La dott. torna (in camice operatorio) verso le 11,30 e si dedica subito a me. Tutto pronto, partiamo "mi raccomando fermo così" ... e l'ago si ferma contro una costola che "tiene la posizone"; due o tre tentativi e finalmente l'ago è piazzato. E' il momento della lidocaina ... in faccia; l'ago è ostruito e non lascia passare il liquido che ha pensato bene di scollegare la siringa dall'ago e finire sulle nostre facce ! "E' successo altre volte ed abbiamo dovuto buttare l'ago difettato" mi dice la dott. "ed è per questo che lo controlliamo sempre prima di usarlo" aggiunge guardando l'inf. che a sua volta risponde "infatti l'ho provato e l'alcool usciva". Riposizionamento del secondo ago e "male?" "un po'" ecc. ecc. e poi ancora: "dammi un'altro ago; si è formata una bolla che tiene l'alcool e non gli permette di andare dove voglio io, questo nodulo è proprio un duro" "ma noi siamo più duri di lui" aggiungo io. Altro ago, altro cicchetto, altro cainamento (sempre dal verbo canino "cai"), ed alla fine la dott. mi guarda e dice "15 tutti per lui". Alla faccia del ritocchino ! 53cc d'alcool in unico ciclo e solo per un ritocchino? ho battuto ogni record !
Non vedo l'inf e vengo portato in sala dalla stessa dott. Fortunatamente non ho nè dolore nè vomito e dopo appena tre ore arriva l'inf che mi "rilascia" scherzosamente. Mentre stò uscendo per recarmi al bar entra la dott. e preleva personalmente un letto per portarlo in ambulatorio ... "ci vediamo a settembre" mi saluta.
Sì, le cose sono proprio peggiorate!
Al bar mi concedo autonomamente una tortina di mele al posto del cornetto! Fuori è un po nuvoloso, i termometri segnano 35-37 e gira un filo d'aria; non si sta male! Tanto che mi sfiora l'idea di rientrare a casa; ma poi ci ripenso e decido per stare un'altra notte. Una bella doccina, un po di TV e una macedonia di frutta per concludere la giornata.

Fiacco e indolenzito ma senza dolori particolari, la febbre arriva al max a 38° ma la controllo agevolmente con tachipirina; non è poi andata malissimo !
Speriamo solo che i "fetentoni" siano definitivamente necrotizzati !!!


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