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11 Aprile 2011 - Ecodoppler di controllo.



L'appuntamento con l'eco...scandagliatrice è per le le 10,15 ma già in corridoio sento una voce conosciuta scandire ad un probabile paziente la frase "siamo in ritardo di circa un'ora".
Entro in segreteria con un provocante "allora posso andare a fare un giro in centro?" La pronta risposta dell'infermiera è "sì, sì, vai pure, tanto a te non ti facciamo prima delle 2 ... anzi ... probabilmente non ti facciamo proprio!"; e così quando mi chiamano (alle 11,20) mi presento con un "Caspita, ma siamo in forte anticipo ... sul ritardo previsto".

I soliti lunghi ed attenti controlli delle 3 tirocinanti (+ per la prima volta anche un maschietto) ed ecco l'infermiera che si presenta con l'agocannula e tutto l'"ambaradan" necessario; poco dopo entra la mia "Personal-Dott" che mostra anche i più reconditi particolari del mio fegato agli allievi e quindi, posizionatasi su un preciso punto, dà il via all'iniezione di contrasto.
Con molta calma e tranquillità mi annuncia poco dopo che "abbiamo un nuovo piccolo nemico che è meglio alcolizzare". Chiedo (visto che il mio fegato sembra in crisi di astinenza alcolica!) di combatterlo con un bicchierino di grappa ... ma Lei mi risponde che no, non funziona così, l'alcool lo deve gestire lei, e comunque non è per niente preoccupata.
Eddaie ... a rieccoci ... ma l'"imbriagatura" me la devo cuccare io però !!! Aggiunge che il resto è sostanzialmente invariato e che il piccolo nodulo (circa 1 cm.) è in una posizione facile.

Per motivi organizzativi l'alcolizzazione viene ora effettuata in giorni alternati con la termoablazione e quindi lunedi-mercoledi-venerdi ed io vengo prenotato per il 11, 13, 16 maggio (mercoledì, venerdì, lunedì). Immagino che questa scelta sia organizzativamente valida, ma mi sembra molto più onerosa e disagevole per i pazienti che dovranno in questo modo fermarsi per più giorni; senza calcolare poi che l'agocannula andrebbe sostituita dopo tre giorni, il che comporta maggiori costi per l'Azienda e fastidi per il malato.
Mi sa che ne parlerò alla prossima occasione.

Che dire? Si spera sempre il meglio ma si teme sempre il peggio; ovvero: poteva andare meglio ma poteva anche andare peggio perciò ...