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18 Settembre / 30 Ottobre 2014 - Grecia - Peloponneso

Me ne avevano accennato in modo astruso e senza date precise che volevano tornare in Grecia, ma è' il 10 settembre che gli amici mi informano di aver prenotato il traghetto Venezia-Patrasso per il 20 con rientro il 3 novembre in formula Open Deck (viaggio sul proprio camper). Mi dicono (e non solo loro) che la Grecia è molto bella!
Io non ci sono mai stato, sono libero da impegni ospedalieri sino ai primi di novembre, più si aspetta e più diventa ... rischioso allontanarsi tanto! Come si dice in questi casi ? Carpe diem! Navigo su "Viaggiare Sicuri" e all'arrivo della moglie nascondo velocemente la pagina dove si dice che la Grecia ha una scarsa assistenza medica ... e, vincendo la sua riluttanza, telefono alla Anek Lines: nessuna disponibilità per il periodo. Sento il mio amico che mi suggerisce di provare anche con Minoan dove trovo subito: partenza il 20 da Ancona e rientro il 28/10. Non avendo la formula Open Deck offrono la cabina gratis e sconto del 30% su colazione e pranzi; il tutto per 390€ a/r. E' MIO !

E così inizia l'avventura Peloponneso

    Non abbiamo mai trovato camper service o Park atrezzati, ma un rubinetto per fare acqua si trova ovunque.
    Più difficile trovare da scaricare la cassetta wc ma tra campeggi, wc chimici e altro ci si arrangia
    Le strade sono spesso strette tortuose sconnesse e con forti pendenze ... non proprio per Camper!
    Protezioni e Guard-rail inesistenti ma lungo tutte le strade moltissimi capitelli Votivi ... o "alla memoria" !!!
    Il gasolio (benzina) costa decisamente meno che in Italia (30-40 cent.)
    Sconto del 50% sui trasporti e ingressi vari agli over 65 !!! (e la cosa non guasta affatto)
    Percorso totale 2560 km (+ 2000 di navigazione) - percorso greco circa 1900 km .


Il Viaggio - Partenza giovedì 18 con destinazione Fano dove passiamo la notte. Venerdì siamo al porto di Ancona che giriamo in lungo e largo senza trovare alcuna zona atrezzata per i camper. Ci rechiamo al vicino (10 km!) Auchan (che sappiamo avere il Camper Service) per lo scarico acque e l'ultimo "vettovagliamento" italiano. Rientrati al porto ci sistemiamo per la notte lungo la strada (interna) vicino al parcheggio riservato ai camion poichè il parcheggio del Check-in viene chiuso alle 23 e non è possibile sostare per la notte !? Al mattino ritiro biglietti e chek-in per recarci poi al punto d'imbarco in attesa della "Cruise Olympia" nella quale veniamo "stipati" al deck 7 con 5 cm. fra il gancio del furgone posteriore e l'auto anteriore (fatta parcheggiare addirittura al traverso!). Viaggio tranquillissimo a parte l'incubo notturno nel quale mi vedevo abbarbicato ad un gigantesco vibromassaggiatore, dovuto alle forti vibrazioni derivanti dal motore della nave (e poi mi criticano il 2 tempi !!!). Per non parlare del WC a risucchio, che se ti sbagli a pigiare lo scarico che sei ancora seduto ... ti ritrovi direttamente in alto mare magari con già la ciambella al collo (ma non quella di salvataggio!)

In terra ellenica - Alle 15 (Il fuso orario è + 1 rispetto all'Italia), dopo 24 ore di navigazione, sbarchiamo a Patrasso. Gli amici, partiti prima di noi da Venezia, arriveranno alle 22 (33 ore). Facciamo un primo giro per la città in cerca di un parcheggio per la notte. Troviamo bello il park del faro, ma come ci fermiamo siamo circondati da zingarelli (piccoli zingari, non vocabolari) che ci allungano subito le mani. Ripassiamo dal porto e vediamo un camper nel parcheggio esterno al Check-in; lo raggiungiamo e stabiliamo che ... potrebbe andare. Percorrendo a piedi la lunga zona portuale, assistiamo ad una lotta continua tra clandestini che tentano di entrare in zona imbarco e poliziotti in auto e moto che cercano di impedirlo a suon di sirene e lampeggianti. E' una guerra che si ripete ad ogni imbarco; decine di giovani (per la maggioranza di colore) scavalcano la prima recinzione per tentare di passare poi all'interno del check-in. Auto e moto della polizia pattugliano la zona inserendo sirene e lampeggianti ad ogni avvistamento; loro tornano all'esterno e ... tutto ricomincia da capo! Ne osservavo un paio "gattonare" tra le auto in sosta; all'arrivo di una moto sono scappati in 9 !

22-23 Capo Araxos - Kalogria - Bastano pochi chilometri per farsi un'idea di quello che ci aspetterà: strade strette, dissestate, senza protezioni e con capitelli Votivi o alla memoria ovunque; i caschi non sono obbligatori e i furgoni e furgoncini trasportano tranquillamente persone nel cassone. Si trovano anche abbastanza spesso passaggi a livello senza sbarre e senza semaforo; un semplice cartello di Stop e ... vedi tu! Uliveti sterminati e rifiuti e sporcizia un po' dapertutto. Moltissime le Chiese (tutte Ortodosse) elaborate e decoratissime; all'interno non esiste un metro di muro libero da affreshi e icone. E per finire ... spiaggie e paesaggi fantastici !!!
Attraverso una strada ripida e sterrata tentiamo di arrivare a Capo Araxos ma giunti in vista della bellissima ed ampia spiaggia la strada scende repentinamente e ci convince a fare retromarcia. Un elicottero militare (siamo vicini ad un aeroporto) ci "punta" a lungo e ripetutamente (suppongo per addestramento!). Raggiungiamo la bella spiaggia di Kalogria per il pranzo ma non trovando alcuna zona d'ombra, decidiamo per il vicino (7-800 metri) campeggio dove verremo raggiunti nella notte dall'altra coppia di amici di Torino. Oltre alla bella spiaggia, da vedere la Chiesetta della Madonna ai bordi di una palude di saladelle con fenicotteri e altri uccelli vari.

24-25 Killini - Kastro - Katakolo - Breve visita a Killini, da dove partono le navi per le isole di Cefalonia e Zakynthos, e sosta pranzo a Kastro, dove visitiamo il castello di Chlemoutsi (o Clermont) (2€ per gli over). Carino, con una bella panoramica della zona e un piccolo museo all'interno, ma niente di particolarmente interessante.
Ripartiamo per Katacolo e ci sistemiamo al porticciolo barche dove, con 5€ abbiamo luce e chiave dei servizi. Ci sorprende che alle 17 i negozi siano tutti chiusi, ma al mattino dopo si scopre l'arcano! Il paese prende vita verso le 10, quando arriva una gigantesca nave che scarica migliaia di passeggeri. Come per magia compare un trenino, alcuni bus e svariati cartelli per il noleggio di auto e moto. Facile intuire che l'obiettivo è la vicina Olimpia! Verso le 17 la nave riparte e ... il paese muore.

26 Olimpia - Kiparissia - Avevamo programmato di andare ad Olimpia in trenino ma siamo in ritardo e quando arriviamo a pochi passi dalla stazione non ci resta altro che fare ... ciao-ciao con la manina! Breve consultazione e partenza coi nostri camper. Verso l'entroterra un nero minaccioso che forunatamente sfioriamo solo limitandoci a "cuccare" un breve acquazzone. Visitato il museo e il sito di Olimpia rientriamo sulla litoranea in direzione Kiparissia dove arriviamo con un forte vento. Un paio di giri in cerca di pernottamento che viene deciso all'unanimità a ridosso dell'alta muraglia portuale ... in calma di vento.

27 Pilos - Dai sacchetti che ondeggiano nelle mani dei vari passanti capiamo che ci deve essere il mercato. E così è! Gli amici trangugiano un paio di Souvlaki (spiedini) che un carretto ambulante sforna a getto continuo, mentre noi ci accaparriamo un mezzo kilo di porchetta per il pranzo. In una panetteria vediamo un Pope intento ad impastare il pane. Digerita la porchetta (e dopo il doveroso riposino) attraversiamo infiniti uliveti per giungere ad un bel parcheggio di Pilos, davanti ad un luccicante due alberi.

28-29 Petalidi - Chiediamo di visitare la fortezza ma ci dicono che è chiusa; pochi parlano l'italiano ma in compenso tutti parlano inglese e sono tutti molto gentili e disponibili. Ci rechiamo a Methani dove visitiamo l'immensa fortezza ottomano/veneziana ancora ben tenuta e che si estende su una vasta penisola.
Al Pomeriggio cerchiamo di entrare a Coroni ma alcuni cartelli di divieto e la strada assai stretta ci "consigliano" di proseguire sino al porto di Petalidi. Il posto è molto carino e ci dedichiamo(!) alla pesca (ovviamente senza esito). Al mattino un paio di police ci avvertono che la sosta è permessa per max 24 ore e noi "promettiamo" che l'indomani saremmo partiti. Nel pomeriggio ne arrivano altri due che fanno togliere tavolino e sedie che gli amici avevano estratto! Tedeschi ? No, Greci!

30 Neo Itilo - Breve sosta all'Idl di Kalamata e pranzo a Kardamile. Superara Kalamata inizia la penisola del Mani che si presenta molto bella e pittoresca, ma con strade ancor più impegnative perchè molto strette e senza protezioni (ma ci siamo ormai abituati). Abbiamo anche notato che superata Kiparissia si riscontra una maggior pulizia generale. Passiamo per Langada dove ci si para davanti all'improvviso la bella Chiesa della metamorfosi; non trovo modo di fermarmi e riusciamo solo a "sparare al volo" una foto. Troviamo un fantastico "punto notte" rigenerante e rilassante (e non è un controsenso!) sul lungomare nei pressi di NeoOitilo assieme a diversi altri camperisti.

1/10 Pirgos Dirou - Suggestiva e particolare la visita alle grotte (Diros Casverus) di Aeropoli a bordo di una barca condotta a spinta da un barcaiolo che seguiva stretti cunicoli senza mai toccare le pareti col bordo. Pomeriggio in pieno relax nella vicina baia dove sostiamo in riva al mare e godiamo di un tramonto stupendo.

2-4 Gythio - Ed eccoci ad affrontare un'altro percorso memorabile per tortuosità, larghezza (anzi strettezza) e pendenza ma con panorami indimenticabili. Sosta pranzo a Portokagio dove mi "sbaffo" la mia mezza porzione di un grosso pesce di razza sconosciuta ma che si rivela subito ottimo. Mentre gli amici fanno il loro riposino "contrattuale", noi saliamo alla Chiesetta in cima alla collina sul promontorio; siamo sulla punta del Mani e godiamo di una vista meravigliosa. Riprendiamo la strada descritta pco sopra per raggiungere il campeggio "Gythion Bay". Ci vuole un certo tempo prima che le braccia smettano di sterzare e cambiare, ma alla fine si rilassano!
Facciamo un paio di escursioni in paese che non offre nulla di particolare. Gli amici torinesi decidono di partire subito il giorno dopo, mentre noi restiamo ancora ... a riposo.

5-10 Elafonisos - Poco prima di Elia vediamo una spiaggia con 5-6 camper e decidiamo di controllare. Bella con carico e scarico acque ... prendiamo nota delle coordinate e proseguiamo per il punto d'imbarco verso Elafonisos. La punta è in mezzo al nulla e io decido di traghettare subito visto che di là c'è la possibilità di fare due passi in paese. L'amico è stanco e decide invece di rimanere sulla punta per la notte. Alle 17 mi imbarco e dopo 10 minuti sono parcheggiato di fronte al porto ... con gli amici in vista.
Al mattino facciamo un giro per il paese e poi ci rechiamo al campeggio Simos per ricongiungerci coi torinesi. Magnifiche le spiaggie e l'ambiente circostante., veramente un incanto. Trascorriamo 5 giorni in mezzo ad una natura fantastica con passeggiate ed "escursioni" piacevolissime.
Durante una "visita" ciclistica in paese, vediamo rientrare un peschereccio con la rete ancora fuori bordo; impigliata una grossa e pesante manta che impegna a lungo i marinai nel tentativo di issarla a bordo o sul molo. Alla fine decidono di portarsi vicino allo scivolo di alaggio per poterla trascinare a terra agganciandola ad un pick-up.

11 Monemvasia - Lasciamo gli amici torinesi, che partiranno lunedì per Atene, in direzione Neapoli di cui avevo sentito parlare ma che non mi è sembrata nulla di particolare. Riprendiamo le solite stradine e, subito dopo un piccolo paese, ci imbattiamo in un grosso camion; io indietreggio un pochino e trovo un piccolo slargo dove potrei infilarmi, ma è sufficiente solo per me, il mio amico davanti non ha "vie di scampo". Il camion si sposta lentamente sull'orlo della scarpata, permettendoci di passare al centimetro ma spremendo i frutti di un grosso ulivo sulla destra. Momenvasia si presenta già da lontano come un bellissimo promontorio (isola) e quando parcheggiamo, subito dopo il ponte che lo unisce alla terra, ne godiamo di tutta la sua bellezza. Assolutamente da visitare l'antico borgo con tutte le sue stradine in pendenza.

12 Astros - A Skola incrociamo una corriera che ci costringe a spostarci sulla sinistra, davantio ad una Chiesa che, a questo punto, decidiamo di visitare. Non faccio in tempo a scendere che mi vedo allungare un paio di brioches da due signore vestite di nero. E' un funerale e rimango un po' "stordito", ma poi mi accorgo che sul piazzale vi è una tavola imbandita e un'altra signora si avvicina con un cabaret di ??? boh ... uno strano miscuglio. Veniamo addirittura invitati ad entrare nella "Canonica-bar" dove, seduti ad un tavolino, prendiamo un caffè e qualche pasticcino; all'uscita ci viene poi fornito un sacchetto di cibo. E' una bella usanza nata probabillmente dalla necessità di accogliere i parenti che giungevano da lontano estesa poi a tutti i presenti/passanti. Molto simile l'usanza di offrire cibo (non meglio identificato) in tutte le Chiese all'uscita dalla Messa.
Ci fermiamo a pranzare a Leonidio vista mare e proseguiamo verso Nafplio, ma poco dopo Astros vediamo alcuni camper "spiaggiati" a Paralia Astros e ci uniamo a loro.
Ci sono anche un paio di docce divelte; l'acqua arriva, noi siamo italiani ... dopo due minuti la spiaggia torna ad avere una bella doccia perfettamente funzionante!

13-15 Nafplio - Seguendo la spiaggia arriviamo sino alla rampa che porta al castello diroccato che, ovviamente, andiamo a visitare. Rientriamo via strada percorrendo alla fine una decina di km. Nel primo pomeriggio arriva un'auto della polizia che ci dice chiaramente che dobbiamo andarcene. Non capiamo il perchè (anche se sospettiamo sia per il vicino campeggio che forse non è chiuso), ma ci adeguiamo. Alla sera siamo al porto di Nafplio con un ottimo Pita-Gyro per cena.
Percorriamo una ventina di chilometri per recarci a Mykinos (Micene) e viistare il sito archeologico e il Tolos di Agamennone. Una marea di gente e corrierate di studenti e giapponesi (o similari). Rientrati a Nafplio visitiamo la fortezza hotel (con ascensore sotterraneo). Molto carina e ben tenuta oltre ad offrire un'ottima panoramica.
E' giunto il turno della fortezza Palamidi; poco meno di 1000 scalini per giungere all'ingresso. Bella ed enorme, composta da 8 bastioni e tenuta molto bene, vale sicuramente la pena di ... percorrere 2000 scalini! E' però raggiungibile anche in auto da un'altro ingresso sul versante opposto. Anche sulla scalinata, come ovunque in Grecia, incrociamo un paio di grossi cani randagi che ci degnano appena di uno sguardo. Trovano ovunque ciotole di cibo ed acqua e non ne ho mai visto uno in atteggiamento agressivo o sentito abbaiare. Se ne stanno per la maggior parte del tempo coricati a terra (anche in branchi), possibilmente in luogo ombreggiato ed evidentemente con la pancia piena.
Nel primo pomeriggio prendiamo un battello che ci traghetta all'isolotto fortino lasciandoci 20 minuti per una veloce escursione prima di riportarci indietro.

16 Epidauro - Visita al Sito archeologico e alla bellissima arena (anfiteatro) poi nel pomeriggio a epidauro mare dove troviamo un campeggio ma preferiamo sostare in riva al mare in zona darsena, con altri camper tedeschi. A poche centinaia di metri l'indicazione di sito archeologico, dove troviamo un piccolo anfiteatro molto carino.

17-20 Atene - E' giunto il momento di separarci dagli amici che intendono visitare alcune isole al sud, mentre noi preferiamo visitare Atene. A Istmia ci incantiamo davanti al ponte che invece di alzarsi o spostarsi lateralmente, scompare immergendosi in profondità, ma ancor più davanti allo strettissimo e altissimo "taglio" del canale di Corinto.
Troviamo un mercato locale e acquistiamo dell'uva con acini microscopici ma dolcissimi e senza semi e delle arance brutte, sformate ma succose e dolci. Ci portiamo sul ponte alto e ancora una volta rimaniamo senza parole; assistiamo anche ad un paio di lanci in jumping e al passaggio di una nave turistica. Pita Gyro al bar del ponte e breve sosta al "Agnous-Monastery of the Koimesis" per ritrovarsi alla fine nel caotico traffico ateniese. Il gps mi dice "at sè arivà indove at volevi andar" (sei arrivato a destinazione) ma non vedo il camping; sono su una delle arterie principali a tre corsie e doppia careggiata e non ho modo di fermarmi quindi proseguo un paio di km aguzzando la vista ma poi decido di uscire e mi immetto in una via laterale ... stretta e piena di piante con rami bassi. Alla fine trovo il campeggio esattamente dove mi diceva il gps ... ma dall'altro lato, sull'altra careggiata! Mi avevano dato le coordinate della fermata autobus per il centro, di fronte appunto al campeggio "Athens".
A parte il "casino" del traffico di una piccola città di circa 4,5 milioni di persone in un'area di oltre 400 kmq, Atene ha un centro storico decisamente unico. Ci muoviamo dal campeggio in bus + metro ma poi giriamo a piedi e ci vogliono tre intere giornate per riuscire a vedere tutto (o quasi) quello che c'è da vedere (che è moltissimo).
Particolarissimo e da non perdere il cambio della guardia al monumento del milite ignoto in piazza della Costituzione e già che si è lì, i giardini a fianco del Parlamento.
Per il resto ... Acropoli, Partenone, Stadium, Tempio di Efesto, Museo dell'acropoli (e altri vari), Agorà, Monastiraki, Tempio di Zeus, Plaka, ...

21 Glaros - La mia tabella di marcia ha 3 giorni liberi per le eventuali emergenze e visto che siamo in dirittura d'arrivo, ne uso uno per recarci a Capo Sugno dove, oltre al panorama magnifico, vediamo il Tempio di Possidonio. Lungo il percorso stradale non ho notato campeggi o punti sosta e pertanto abbandono l'idea di pernottare in loco e mi avvio per il rientro percorrendo però la costa esterna passando per Lavrio. Attraversiamo tutto il centro di Atene (col sole contro!) abbastanza agevolmente e così decido di proseguire verso Corinto. Arriviamo a Megara all'imbrunire e vediamo un cartello che indica campeggio Glaros ad una ventina di km e decidiamo di fermarci li.
All'accettazione ci accompagnano a vedere il posto in cui parchegiare; c'è una intelaiatura (senza telo) con cartello "camper - 3,20". Mi pare di capire che è un camping più per tende e roulotte che per camper, ma non vedo problemi! E invece i problemi non si vedono ma ci sono ! Non metto gli abbaglianti (pistola) e imbocco la stradina indicatami; sulla destra la sbarra aperta ma non completamente in verticale che mi costringe a stare sulla sinistra ... CRAC ! Il gavone (montato sulla sinistra!) ha impattato contro un grosso ramo che attraversava diagonalmente la strada e che gli anabbaglianti non mostravano! Morale lascio sulla strada un bel pezzo di gavone ... mortacci sua

22 Loutraki - Fortuna che la frattura è a pezzo unico; posiziono il pezzo e lo "incerotto" per bene prima con carta adesiva che incolla meglio e poi con quella argentata telata per impermeabilizzarlo. Visitiamo Corinto e cerchiamo il/un battello turistico che faccia lo stretto ma ci viene detto che oggi è già partito e domani non parte.
Pranzo con Musaka e visita a Corinto vecchia che si rivela molto interessante. Rietriamo in zona ponte sullo stretto e torniamo alla carica per il battello.
Ci dicono di provare a Lautraki. Non trovando nulla chiediamo a un barista che risponde che ormai la stagione è finita. Visto che ci siamo chiedo dove poter passare la notte e lui ci dice che qualsiasi posto va bene, non ci sono problemi; e così mi fermo ad un parcheggio in riva mare.

23-26 Akrata - Ripassiamo per Corinto, ma questa volta faccio il ponte "sommerso"! Fino a Kiato facciamo tutto il lungomare che è fantastico ma con strade a tratti molto strette e con piante laterali. A Kiato entriamo all'Idl e all'uscita veniamo "perseguitati" da due zingarelle che ci si incollano a 30 cm continuando a ripetere "money baby" all'infinito e non ci mollano più sino a quando metto in moto e parto (ignorando a fatica la vocina che mi dice "fammi uno strike!"; e giungiamo al camping di Akrata.

Il mattino è pioggia intensa e mi gioco il secondo giorno libero. Il programma è prendere il trenino Diakofto-Kalavrita che si inerpica per circa 25 km per una stretta gola utilizzando anche 3 tronchi a cremagliera. Le previsioni dicono discreto domani e bello dopodomani ... mi gioco anche il terzo giorno e rimando al 26 il giro in trenino.
I biglietti sono a posti e orari prenotati, noi riusciamo a partire alle 8,50 con rientro alle 14,30. Il tragitto è molto carino e particolare mentre Kalavrita non ha niente di particolare, a parte il monumento all'olocausto (avvenuto il 13 dicembre 1943 ad opera della Wehrmacht) che sovrasta il paese.

27 Patrasso - Siamo agli sgoccioli; sosta pranzo a Rio, quasi sotto il moderno ponte che unisce il Peloponneso alla Grecia Centrale. Attaccato un fortino appena ristrutturato che non riusciamo a visitare perchè non ancora aperto al pubblico. Nel pomeriggio eccoci al parcheggio d'imbarco, nello stesso posto occupato all'arrivo.

28 nave - I negozi sono chiusi per la festa nazionale del no a Mussolini ! Giriamo un po' per la città e visitiamo la imponente e bellissima Basilica di Sant'Andrea Apostolo.
Dopo pranzo prepariamo gli zaini da portare con noi quando abbandoneremo il camper per la cabina ed assistiamo alla solita guerra fra clandestini e polizia.
Piano piano ci avviciniamo al check-in che vediamo essere molto minuzioso. Quando è il nostro turno ci fanno aprire i mobiletti superiori, i gavoni della dinette, l'armadio e il gabinetto. Stiamo per passare quando il "doganiere" mi richiama per far aprire il gavone sul tetto che evidentemente ha notato in ritardo. Devo montare la scaletta e salire sul tetto sperando che si apra ... visto che non è stato aperto da lunghissimo tempo! Sto trafficando con le chiusure quando vedo spuntare la testa del doganiere salito sulla scaletta; alla fine riesco nell'intendo e mi fa segno di andare.
Alla fine saliamo sulla Cruise Europa dove veniamo parcheggiati al 5° deck; camera 9023 del 9°. Sulla nave sono imbarcati 110 addetti e 3000 passeggeri !

29 Fano - Anche stavolta viaggio liscio e tranquillo.- arriviamo ad Ancona alle 17,20 e sbarchiamo dopo quasi un'ora. Ci rechiamo a Fano per la notte e troviamo a fatica un posto per parcheggiare; riconosco alcuni camper che erano sulla nave. Altri arriveranno dopo ma dovranno andarsene altrove!

30 Ravenna - Pranziamo a Lido di Classe "La Cosina" e sosta a Ravenna, in P.zza Resistenza dove c'è un parcheggio atrezzato per 2,25 € giorno. Facciamo una lunga passeggiata in città e vediamo (dall'esterno) diverse Chiese e il Mausoleo di Teodorico. La città merita senz'altro una visita più accurata.

31 casa - A Casteldario per un ottimo risotto alla pilota (che cominciava a mancarci) e alle 17,30 (in una casa freddina!), concludiamo la bella avventura Greca.


SPESE pernott. e visite(x2 over) = Nave (2) 390 - Fano CS (2) gratis - Ancona porto gratis - Patra porto (3) gratis - Kalogria camp (2) 20 € - Katakolo porto (2) 10 + 4 Castello di Kastro - Kiparissia molo gratis + 10 Olimpia - Pilos molo gratis - Petalidi porto (2) gratis - Neo Oitilo spiaggia gratis - Giros - Pirgos Dirau spiaggia gratis + 14 grotte - Gythio Gythian bay (3) 60 - Elafonisos 1 gratis + Simos(5) 100 + traghetto (2) 41- Monemvasia Park gratis - Paralia Astros spiaggia gratis - Nafplio porto (3) gratis + Micene 8 + forte Palamidi 4 + barca 8 - Epidauro mare molo gratis + sito 6 - Atene Athens (4) 120 + siti 24 - Kineta Glaros 20 + sito C.Sunio 6 - Lautraki lungomare gratis + sito Corinto 6 - Akrata Kioneri (4) 70 + trenino 38 - Ravenna CS 2,25. Totale 961


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