E siamo a 7 ! Cos'è il Meeting di Primavera (EmmeDiPi ... per gli scafati)
di Daniele Traferro


Ci risiamo, sta accadendo di nuovo.

I segni ci sono tutti, ancora una volta, come ogni anno, stesso periodo, sempre uguale..
E se all'inizio nessuno lo avrebbe creduto, ora non si può più fare finta di niente.
Perché non appena passa un pochino l'Inverno, che poi quest'anno è stato particolarmente latitante, non appena le giornate si allungano ed il sole ci regala i suoi raggi solo un pochino più tiepidi, ma indicanti la fine della stagione più buia e rigida, tutti i volatori, di ogni ordine e grado, cominciano a sentire il "Richiamo dell'Adunanza", quella forza irresistibile che li porta a spostarsi verso il luogo dove incontreranno tutti i loro simili: Il Meeting di Primavera!

Così, come novelli "Mc Cloud de noantri", gli Highlanders del clan 2P (Prosciutto e Prosecco) cominciano ad organizzarsi per la transumanza di fine Aprile, quel viaggio inevitabile la cui rinuncia è sempre causa di disperazione per tutti i volatili bipedi.
Il Meeting di Primavera, o l' "EmmeDiPi" come viene chiamato nella penombra degli hangar dai piloti già iniziati, che, con linguaggi misterici criptati, mettono a conoscenza i nuovi adepti delle avventure cui sono predestinati.

L' MdP, un evento nato da un arcano incantesimo, le cui origini si sono oramai perse nella notte dei tempi, una adunata di piloti creata da oscure pratiche magiche della setta dei famosi "Stregoni dalle Ali Variopinte", che con la loro "cloche magica" in mano, ed aiutati da stati di coscienza profondamente alterati, ottenuti dopo lunghe abbuffate di salsicce di cinghiale alla brace e Rosso di Montalcino, hanno liberato spiriti volanti che costringono, tutti coloro che hanno ricevuto il marchio del "Primo Volo da Solista", stampato per sempre nel fondoschiena da solidi scarponi da montagna, a riunirsi con spirito di gioia, amicizia e goliardia in un luogo incantato.

L'MdP è un incantesimo potentissimo che travalica il tempo e lo spazio, che è impossibile da fermare e che, per un purtroppo breve periodo, rende tutti migliori, creando situazioni che si riflettono nel mondo degli umani, o meglio delle umane, provocando moti di meraviglia ed incredulo stupore.
Succede infatti, nei giorni che seguono il richiamo, ma prima dell'inevitabile viaggio, di vedere rudi ed insensibili mariti iniziare a sparecchiare la tavola dopo il normale banchetto giornaliero, riporre ordinatamente i pantaloni nella loro gruccia anziché sopra la solita sedia, togliere i calzini usati dal tappeto della camera e pulire il lavandino del bagno dai resti del dentifricio e della schiuma da barba.
E quando l'incantesimo si spande senza più alcuna possibilità di ritorno, ecco i fidanzati iniziare a portare le compagne nei loro negozi preferiti, attendere ore che le loro dolci future metà si provino tutto il negozio, un vestito dopo l'altro, commentando con l'espressione più interessata possibile i vantaggi e la bellezza di ogni abito, ed uscire infine stanchi ma felici, approvando tutte le motivazioni che hanno fatto in modo che non si comprasse alcunché.
Il sortilegio del MdP, crea realtà illusorie, distorce le sensazioni, espande le coscienze, acutizza i sensi, sviluppa strategie, il tutto con un unico scopo: esserci.

Così, dopo aver cercato per settimane di anestetizzare i sensi delle proprie mogli, compagne e fidanzate, dopo aver utilizzato ogni tipo di tecnica di condizionamento subliminale, atto ad ottenere la libertà "solo per quei giorni", arriva il fatidico momento della istanza finale, la fatidica comunicazione della chiamata cui non ci si può esimere di rispondere.
La tecnica utilizzata per questa comunicazione, che non deve mai essere una domanda, dato che una domanda prevede tipi di risposte multiple, viene normalmente fatta utilizzando ragioni innegabili, motivazioni nobili cui nessuno oserebbe opporsi.
Uno dei modi più comuni è legato alle nostre ore di volo, che nella porzione di società che frequentiamo normalmente conoscono tutti, e che, a seconda che siano molte, o poche, vengono usate di conseguenza: "Sai cara anche quest'anno quegli scemi dei miei amici piloti hanno deciso di andare a Castiglione, con il poco che volano io gliel'ho sconsigliato, ma loro sono proprio testoni e irremovibili, e io non me la sento di mandarli da soli, come farebbero senza di me.", oppure: "Sai tesoro anche quest'anno tutti i miei amici piloti hanno deciso di andare a Castiglione, io ho detto che non sarei andato a perdere tre giorni in quel modo, ma loro sono proprio testoni e irremovibili, e dicono che non posso perdere una occasione così di andare tutti insieme, perché sarebbe totalmente sicuro ed io imparerei un sacco di cose.".

Naturalmente gli "Antichi Maghi" hanno oramai sviluppato incantesimi innominabili per ottenere "la pace durante il viaggio", incantesimi che a noi novizi non è neppure dato pronunciare.
Così ci si prepara per il viaggio, si studiano nuove rotte, si chiedono dati precisi per il valico dei terribili "Monti di Gundham", che solo pochi stolti chiamano ancora Appennini, ci si da appuntamento nei luoghi più frequentati dai piloti durante la transumanza, i ristoranti dei campi volo, si fanno piani volo dettagliati, stile traversata transoceanica, e si comincia a controllare tutto settimane prima, tanto è irresistibile il desiderio di partecipare.
Anche la zona del raduno ha la sua magia, che partecipa al successo dell'incantesimo.
La località, infatti, racchiude in se i quattro elementi di base della natura, elementi i cui segreti più oscuri e profondi possono essere compresi e controllati solo da coloro i quali vengono chiamati verso quel luogo arcano:

- La terra - le splendide colline umbre, la pianura erbosa, la pista lunga, larga e diritta;
- L'acqua - il lago, immobile e luminoso, che è il primo segnale visibile che comunica, ai transumanti sopra le proprie scope volanti, che il loro lungo viaggio sta giungendo al termine;
- L'Aria - Il cielo che tutti noi speriamo terso e tranquillo, l'ambiente che ci è più consono e dove troveremo la maggior parte dei nostri amici;
- Il Fuoco - Dei barbecue dove bistecche, rostinciana e salsicce verranno trasformate, dai sapienti "Druidi del Braciere Ardente", in saporita energia utilizzabile per le missioni future, quelle che verranno però effettuate dopo le 3 canoniche ore di meditazione profonda, indispensabili per rimettersi completamente dal "rito dell'arrosto misto".

Il cerchio mistico della natura si racchiude così in un luogo solo, che ha anche la particolarità logistica di essere nella "Terra di Mezzo", la località che solo una sana e consapevole ricerca, abbinata ad almeno 12 ore di corso può farvi scoprire, e che una volta se ne è avuta notizia, ed ottenuto il necessario lasciapassare da una qualsiasi delle tribù degli Highlanders, risulterà invece molto facile da trovare e raggiungere.
Perché per noi piloti il MdP è come Hogwarts per Harry Potter, il luogo dove ogni sorta di "mistico quesito" può trovare risposta; è come un campo di carote per Bugs Bunny, il luogo dove nutrirsi del nostro cibo preferito; è come la ditta "A.C.M.E." per Willy il Coyote, il luogo dove trovare ogni accrocchio, apparecchio, strumento o attrezzo fondamentale per il raggiungimento dei nostri scopi.

Ma c'è di più al Meeting di Primavera.
C'è di più della bellezza di Castiglione del Lago, della accoglienza del luogo, della simpatia dei residenti, della comodità delle strutture, della grandezza di uno storico aeroporto dalla capienza enorme e adatto al decollo e all'atterraggio di mezzi ben più grandi dei nostri "bipostini" ULM.
C'è di più.
C'è di più delle famiglie che vengono a vederci, di coloro che portano i bambini a passeggiare tra i mezzi parcheggiati, stando bene attenti che nessuno tocchi nulla, quasi con un timore reverenziale verso quelle "strane macchine volanti" che solo qualche coraggioso iniziato può domare.

C'è di più di tutti quelli che si ammassano alla rete di confine della pista per guardare dentro, quasi avessero paura che, entrando, sarebbero anche loro contagiati da quello strano incantesimo cui poi non si può resistere, c'è di più di coloro che parcheggiano ovunque, bloccando il traffico a quanti vorrebbero passare ma che rallentano invece anche loro, e non per le altre auto parcheggiate in maniera disordinata, ma perché sono tutti con la testa per aria, a guardare quelle strane macchioline colorate che arrivano e ripartono senza sosta.

Al Meeting di Primavera c'è di più.
C'è di più anche di una cortese e disponibile amministrazione comunale che ha fatto del nostro raduno quasi un vanto, adottandoci ogni anno come novelli "figliol prodigo", e arrivando a darci, quest'anno, dei locali provvisori per la sede ufficiale FIVU, in attesa di avere i locali definitivi all'interno dell'aeroporto.
Anche questo è un segno che la magia che ci lega e ci chiama agisce anche per darci una mano, probabilmente avendo effetto principalmente verso coloro che sono diventati uomini senza rinchiudere, il loro bambino interiore, nella scatola buia e fredda della razionalità e dei giochi di potere.

Ma al MdP c'è di più.
Il Meeting di Primavera è diverso, perché il Meeting di Primavera è nostro.
Il Meeting di Primavera siamo noi, tutti noi, solo noi.
Siamo noi che abbiamo 10.000 ore di volo, noi che abbiamo appena preso l'attestato, noi che voliamo in qualsiasi condizione, noi che alla prima turbolenza ci inventiamo una scusa nobile per scendere, noi che sappiamo fare l'acrobazia, noi che alla prima virata con più di 15° di bank rischiamo di dipingere di tagliatelle al ragù il cruscotto.
Siamo noi che arriviamo da centinaia di chilometri, noi che siamo giusto dietro l'angolo, noi che abbiamo volato oltre il muro del suono, noi che viaggiando ad 80 km l'ora sembriamo puntini fermi nel cielo.
Siamo noi che ci infiliamo nel circuito di atterraggio in mezzo ad altre decine di noi, noi che invece facciamo quota osservando meravigliati tutti quelle macchine volanti, in attesa di tempi migliori e meno affollati per atterrare.
Siamo noi che chiamiamo alla radio, e siamo noi che rispondiamo dando le informazioni necessarie all'atterraggio, siamo sempre noi che continuiamo a chiedere la pista in uso, e siamo noi che ci sentiamo importanti quando sentiamo che quel numero ripetuto oramai centinaia di volte viene detto per noi, solo per noi.

Non fraintendetemi, ci sono oramai decine di raduni avio in Italia ogni anno, e sono tutti molto belli, accoglienti, organizzati splendidamente, ma fateci caso, dopo ogni raduno si "ringrazia per l'ospitalità".
Ospitalità meravigliosa, ore passate in maniera magnifica, ma si è o ci si sente, in qualche modo, ospiti.
Nessuno ringrazia per l'ospitalità al MdP.
Si ringraziano gli organizzatori, chi era in torre, chi era ai parcheggi, chi portava la benzina, chi ci ha aiutato a gonfiare una gomma, chi ha portato il Verdicchio, chi il salame di casa, ma non si ringrazia per l'ospitalità.
In casa propria non si ringrazia per l'ospitalità, si gode di quanto di bello, utile, divertente, interessante e chi più ne ha più ne metta, abbiamo a disposizione.
Questo è "il di più" che c'è a Castiglione, questa è la differenza profonda di un raduno che è oramai una pietra miliare del mondo del volo, tutto il mondo del volo, senza limitazioni.

A Castiglione del Lago, al Meeting di Primavera, arrivando, facciamo tutti un po' come E.T., allunghiamo le nostre dita più o meno ossute, anchilosate dopo ore che stringiamo cloche e manetta e diciamo. Ca-sa.
E se ci fate caso, benché le aziende produttrici vengano in gran numero, nessuno percepisce il MdP come una fiera, per quello ci sono altri raduni.
Al Meeting di Primavera ci si incontra, ci si fanno gli occhi strabici e si rischia di cadere ogni volta che si cerca di leggere, in movimento e da troppo lontano per i nostri occhietti di mezza età, il nome scritto, in verità sempre troppo piccolo, nella tessera dei piloti.
Si cerca di dare un volto a coloro i cui nomi si leggono più spesso nella lista di hangar, si cerca di sapere chi è che è appena sceso da quel fantastico e luccicante ultrasuperevoluto ultimo modello turbo intercooler con recupero di fiamma.

Al Meeting di Primavera siamo solo noi al centro di tutto, noi che in un modo o nell'altro, noi che bene o male, noi che da tanto o da poco, noi che spesso o raramente, noi che veloci o lenti, noi che da soli o in compagnia, noi che con l'evoluto tre assi, o col deltaplano, o con l'autogiro o con qualsiasi cosa ce lo permette. ci stacchiamo da terra.
E al Meeting di Primavera ci aspettiamo, perché al Meeting ci incontreremo, dal 20 al 22 Aprile.
E non importa se sarà per un ora, un giorno o tutto il tempo che ci è dato.
Il Meeting di Primavera è il nostro richiamo irresistibile, per rispondere al quale incontreremo noi stessi.

Questo è quanto.
Questo è ciò che conta.
Tutto il resto lo riavremo indietro il 23 Aprile, magari con gli interessi, magari "purtroppo", magari sperando di riaverlo diverso, magari strafelici di riaverlo, ma di sicuro, in ogni caso, torneremo avendo qualcosa di più, qualche ricordo bello in più, qualche ora di volo in più, un viso amico in più, e, speriamo, non qualche etto da smaltire in più!