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8 - 10 Gennaio 2018 - Ospedale S.Orsola (BO)
Ricovero per Termoablazione (settima)



Pensavo che l'intervento fosse a fine gennaio ed invece a fine dicembre arriva la chiamata per l'8 gennaio con intervento il 9. Beh, meglio così, prima si fa prima "ci si libera". La casa accoglienza del S. Francesco ci conferma la camera e quindi eccoci di nuovo pronti a "cuocere" un'altro pezzo di fegato.

Domenica 7 gennaio   = Verso le 16 prendiamo possesso della stanza in San Francesco, solita passeggiata in centro e cena alla "Vela".

Lunedì 8   = Dopo il prelievo si accorgono che mancava una provetta ... altro buco. Spero nell'arrivo a breve dei miei abituali dottori di riferimento che invece non si fanno vivi ed io, dopo aver solcato il corridoio andando avanti e indietro, rinuncio all'idea della "libertà provvisoria" e mi rassegno a solcarlo sempre più.
Per cena risoni in brodo di verdure e cotoletta di pesce (?) consigliata (anzi obbligata) dal Cannavacciuolo di turno. Il gradimento è sempre valutato in stelle ... ma calcolato in quante te ne fanno vedere poi (o prima) le Inf e le Dott.
La notte riesco ad addormentarmi malgrado il mio compare collega di destra che riesce ad eseguire una "russata in sol maggiore" (che sembra quasi un duetto). Il mio collega compare di sinistra invece si esibisce in un "a solo in fa bemolle". Ma lo esegue in sottofondo ed in modo discreto, ed io riesco ad inserirmi tra i due con qualche uscita in "do" ... non propriamente di petto !
Come faccio a dire la tonalità delle esecuzioni ? Semplice, il 6 gennaio abbiamo festeggiato la befana (cioè mia sorella che ha compiuto 90 anni) e il mio nipotino con l'hobby della musica che ne ha compiuti 56. Orbene il mio nipotino musicista mi ha mostrato un'app che fa da metronomo e accordatore svelando la tonalitò di qualsiasi suono giunga al suo "orecchio". Avrebbe anche la possibilità di misurare i decibell ... ma non ho voluto sfruttare anche questa chicca.

Martedì 9   = Il mio vicino di sinistra è in attesa di trapianto, mentre quello di destra è in attesa di resezione e, per far questo, ha sostenuto tre mesi di "Sorafenib" per ridurre i noduli presenti. Una cosa "devastante" (a detta della mogle!); mani e piedi piagati da non permettergli di camminare, febbre alta alternante e quasi sempre allettato, ma l'obbiettivo è stato raggiunto (i noduli si sono ridotti) ed ora è pronto per l'intervento. Non dico nulla, ma lancio un'occhiata a mia moglie che, a sua volta, mi guarda!

Sono circa le 13,30 quando arriva la chiamata dall'eco, veloce flebo di antibiotico ed eccomi in nuova attesa al pian terreno. Lucia (l'Inf titolare) è ammalata e mi accoglie una nuova Inf che non avevo mai visto e che è in "prestito" al reparto. Una bella e giovane dottoressa mi si avvicina e mi chiede se sono disposto ad entrare in un progetto di ricerca chiamato PIVKA-II che, seguendo tutto il pecorso di persone trattate per HCC, ne studia il comportamento del genoma; io dovrei semplicemente acconsentire al prelievo di due provette di sangue prima e dopo ogni intervento. Rispondo che io sono "alla fine" del percorso e che non penso venganio fatti altri interventi su di me oltre questo; chieda però alla Dott. Serra (che partecipa della ricerca). Torna poco dopo affermando che, visto il percorso sostenuto sino ad ora, il mio genoma è nolto interessante e quindi ... eccomi ad essere ancora sforacchiato per due provette di sangue. Poco prima delle 15,30 arriva la Titolare; solito bolo di sonovue e accurata ricerca del punto esatto da "sforacchiare", poi la Dott. mi dice che stavolta vuola stare leggera per non "provocare" un fegato che ormai non ne può più.
Mi alzo nella notte per fare pipi e mi riaddormento sino al mattino ... e meno male che è stata leggera ! In compenso, nessun dolore.

Mercoledì 10   = Buco per il prelievo, antibiotico e digiuno (lo sono da lunedi sera!) in attesa della chiamata per l'eco di controllo, che arriva dopo le 14. Ad attendermi l'inf che mi preleva le provette per la ricerca ! Ma come, ma se mi hanno fatto il prelievo stamane, ... non potevano ... NO, non rientrava nei loro compiti; e vai con i buchi !!!
La Serra mi dice di essere intervenuta su tre noduli, uno di 38mm al VI segmento e due al V e IV segmento per un'area complessiva di circa 6 cm. E' stata una cosa lunga, ed è per questo che ho dormito così tanto! L'esito è positivo ma mi dice che ormai anche lei non riesce più a vedere niente in questo brutto fegato; richiederà una ulteriore R.M.
Tornato in reparto metto finalmente qualcosa sotto i denti e mi rivesto in attesa del via libera, che arriva attorno alle 16. Nel congedarmi, l'epatologa mi allunga qualche pugnetto sullo stomaco dicendomi "Dai ci provi !" (alludendo chiaramente ala chemio) ed io rispondo "... ci penso" (senza accennare all'esperienza del mio vicino).

Non abbiamo voglia di camminare e ci avviamo verso la nostra stanza in S. Francesco. Usciamo solo per cenare alla Vela e rientriamo subito dopo.

Giovedì 11   = Al mattino sono ancora senza febbre ma siamo entrambi stanchi e decidiamo di tornare diretti verso casa. Partiamo per la normale verso le 10 e prima delle 12,30 siamo al Virgilio a fare spesa e a mangiare un piatto di pasta asciutta. A casa ci mettiamo entrambi a letto ... entrambi "rotti" e con la febbre! La moglie si è beccata una forma influenzale con tosse, "ossa rotte" e febbriciattola, mentre io ho solo sonnolenza e febbre alternante (37-38,5) che mi è durata sino ad oggi (17/1).


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