La "TANA" di ARF          by Arf

E’ iniziata l’avventura Americana.

Quando la Lucchini ha deciso di partecipare, spinta dagli stessi piloti, alla 24 ore di Daytona, sapevano che si sarebbero avventurati in un grosso impegno organizzativo e finanziario ma … per la miseria, qui la realtà supera la fantasia !
Ci sarà bisogno anche di manodopera non specializzata, ed io vengo ingaggiato (tutto spesato) in qualità di ... autista ... cronista ... fotoreporter e ... quel che salterà fuori al momento. Era proprio quello che speravo ma non osavo chiedere; sarà una grande esperienza !!!

Regolamento alla mano, iniziano la costruzione della vettura anzi delle vetture, perché data la durata della gara viene costruito (tranne il telaio) tutto in doppio. Ma il regolamento varia in continuazione e loro si ritrovano sempre a rincorrere (cosa insolita alla Lucchini ;-))) e il tempo stringe perché il tutto deve partire al massimo a metà dicembre. A volte sembra che tutto si rivolti contro ... ma ci si riprende e si prosegue a testa bassa.

Ora bisogna acquistare un container da 12 m. per poter inviare vettura, ricambi e tutto il necessario per l’autosufficienza operativa (da non dimenticare il generatore per fornire energia alle apparecchiature che vanno a 220 volt 50hz, mentre in America si viaggia a 110 volt 60hz).
Ed è meglio non dimenticare nulla perché … l’America e’ lontana !

A complicare le cose l’avviso che il container non partirà più il 16/12 ma il 9/12 ; un'intera settimana in meno a disposizione!
Vengono dimenticati sabati, domeniche, mogli e figli ma finalmente la mattina del 9 la vettura entra nel container e prende il mare (senza aver fatto un giro di ruota!)
Dopo alcuni giorni la notizia che un cargo si e’ inabissato con il suo carico di centinaia di auto ci fa rizzare i capelli; ma fortunatamente il nostro è ancora a galla e ... in rotta perfetta!

Mercoledì 1° gennaio = Appena il tempo per un brindisi all'anno nuovo ed eccoci in partenza per la partecipazione alle prove libere.
E le prime prove sono proprio il viaggio, che con la sua durata di 24 ore ci fa sentire subito … in gara!
Senza contare la fatica a capire/farsi capire al "rent car" (un cattivo inglese contro uno "slang" americano)! Alla fine (è ormai notte) riusciamo ad avere le nostre vetture a noleggio grazie anche all'intercessione di un'addetta spagnola. All'uscita del parcheggio ci ritroviamo con due monovolume quando avevamo chiesto una monovolume ed una vettura, ma ... queste abbiamo conquistato e queste ci teniamo ... guai a chi fiata!
Ormai vicini alla meta mi fermo ad un semaforo e vengo inesorabilmente tamponato dalla seconda vettura che ... ha pensato bene di svegliare tutti ... compreso il suo autista che non voleva essere diverso dagli altri; e meno male che ho trovato il semaforo rosso altrimenti ... !

Giovedì 2 = Cinque ore di riposo e alle 8 (ora locale) siamo in pista: il container non si trova!
Il panico comincia a serpeggiare quando ci informano che il container arriverà nel primo pomeriggio (che si rivelerà poi … tardo).
Giornata praticamente persa; ma per lo meno constatiamo che la vettura e' arrivata sana (anche se un po' ... arrugginita!).

Venerdì 3 = Finalmente si entra in pista; primi giri per conoscere la pista, verificare che tutto sia OK (sono i primi … vagiti della vettura!), decidere assetti e rapporti … e prima verifica : Il peso dell’SR2 Daytona è superiore alla SR2 FIA di circa 75 Kg. !!?? Boh ... ma qualcuno doveva saperlo!
Volete conoscere il commento a caldo dei piloti dopo i primi giri sul bank (31°) ? "Da vomito !!" E se lo dicono loro!!

               

Sabato 4 = Si trovano una trentina di kili di zavorra, si continuano le prove e arrivano i primi tempi buoni; alla fine della giornata ci troviamo col 6° miglior tempo (e seconda verifica: motore, strozzatura e ala).

Domenica 5 = Mendichiamo la zavorra mancante (fra pallini da caccia e pallottole usate !!!) e rieccoci in pista per ottenere il 2° miglior tempo assoluto. C’è un certo fermento e ci arriva voce che non hanno mai visto una SR2 andare così veloce ! Si sono accorti di noi (paura ?) !!
Ulteriori verifiche … questa volta siamo anche a peso !!!
Si ricarica tutto velocemente (entro le 18 dobbiamo essere fuori !) e portiamo il container in una NON vicina officina (tra orsi ed Indiani Seminole!) per eseguire il rialzo e le modifiche richieste.

               

Lunedì 6 = Giornata libera (almeno per me, il "capo" e i piloti) che viene dedicata ... alla massima espressione della tecnologia.
La NASA è a poche centinaia di km e non possiamo non aprofittarne e quindi ... rotta vesro Cape Kennedy (Cape Canaveral).
In America tutto è gigantesco! Lo sapevo, me lo avevano detto, ero preparato, ma ... la realtà ... è ancora più grande dell'immaginato! Semplicemente fantastico!

               

               

Ciao America, ci rivediamo a fine mese !

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