<----> La "TANA" di ARF          by Arf


12-22 Agosto 2008 - Alla scoperta di Budapest e del lago Balaton

L'ungheria ? Mai stato! Quale scusa migliore della manifestazione aerea di Kecskemet per andarci?
E così partiamo programmando un giro sul Balaton, visita a Budapest, partecipazione alla manifesatazione aerea di Kecskemet, visita a Pecs e rientro attraversando una fetta di Croazia.

Martedì 12 Agosto Devo portare un decoder agli amici di Montereale e quindi ne approfittiamo per scroccare il pranzo. Ripartiamo nel primissimo pomeriggio imboccando la A28 a Pordenone per immetterci sulla A4 a Portogruaro e proseguire sino al confine con la Slovenia.
Come per l'Austria, anche in Slovenia ora necessita la "Vignette" per circolare in autostrada e quindi, sborsando 35€, addobbo il parabrezza con un cangiante autoadesivo verdognolo (che vale però 6 mesi). Percorriamo tutta la Slovenia passando per la periferia di Lubijana ed arriviamo al confine Croato dove iniziano i controlli documenti (carta d'identità); la cosa si svolge comunque in modo veloce e senza intoppi ed imbocchiamo la strada che, attraverso Zagabria, ci porterà al confine Ungherese. Ai caselli accettano anche euro e quindi evitiamo di cambiare in Kune, ed io rimando il rifornimento in suolo ungherese.
Giunti al confine, il doganiere magiaro mi fa aprire il baule e mi chiede qualcosa che non capisco; dopo un attimo di buio completo, riesco a capire che mi chiede (più o meno) se sono contento della Citroen xSara Picasso!? Rispondo di sì ... "gud", ma dalla sua espressione schifata capisco che non è d'accordo; cerco di intrepretare i suoi gusti e dico/chiedo se Fiat è meglio "Fiat is better!?" La sua espressione diventa ancora più schifata ed allora penso " ... sarà mica meglio la tua Trabant !!!" ... ma non glielo dico; che sia filo giapponese?
Richiudo il baule, faccio il cambio in Fiorini e il pieno di benzina (che costa attorno a 300 Fiorini litro, circa 1,250 €) e mi avvio verso il Balaton. Anche in Ungheria vige la "Vignette" ma il traffico è talmente scarso che opto per la normale e la scelta alla fine si dimostrerà azzeccata e turisticamente valida. La maggior parte dei paesi, come in tante altre nazioni esclusa l'Italia, non vengono attraversati dalle statali ma si sviluppano all'esterno, collegati ad esse da bretelle d'ingresso e d'uscita.
Arriviamo sul lago Balaton che comincia ad imbrunire ed alla prima indicazione di "camping 500m" metto la freccia e svolto. Un saggio proverbio dice "mai fermarsi alla prima stazione", ma a volte, come in questo caso, i proverbi vengono disattesi. Il campeggio è poco più grande di un giardino d'abitazione con 4 o 5 tendine piazzate ed una vecchia roulotte che ci viene offerta per la notte al prezzo di 20 € contro i 12 che servirebbero montando la nostra tenda. In altra occasione non mi sarei neanche posto il problema, ma ... è ormai sera, ho sulle spalle qualcosa come 8-9 ore di guida (anche se non stressante) e qiundi optiamo per la roulotte (nella quale sicuramente hanno dormito sino all'attimo prima il gestore e/o altri). Mangiamo un paio di scatolette recuperate dal frigo di casa, mettiamo sul letto i nostri sacchi a pelo e ci facciamo una passeggiata per le vie adiacenti prima di adagiarci (vestiti) sui nostri sacchi sperando di non venir divorati da zanzare ... o peggio! Contrariamente alle nostre paure, non veniamo divorati da alcuna bestia e riusciamo anche a dormire comodamente.

Mercoledì 13 Agosto Colazione in "stanza" (sempre recupero da frigo di casa) e passeggiata per le vie dell'affollato paese "Mariafurdo" e il lungo lago. Riparto cercando, nel limite de possibile, di seguire la strada più vicina al lago, ma dopo un paio di "dietrofront" rinuncio e torno sulla statale per ributtarmi, ogni tanto, all'interno di qualche paesino.
Superiamo così Siofok per fermarci in un parcheggio dalle parti di Sostò dove "ingurgitiamo" (degustiamo è troppo) una discreta "pizza" in un baracchino atrezzato con tavoli e panche.
Ci procuriamo la cena all'"ABC" (mini market) vicino e ripartiamo, sempre per la normale, verso Budapest; bisogna stare attenti perchè anche in Ungheria (come in altre nazioni europee, ma al contrario che in Italia) le strade a pagamento vengono segnalate in blu mentre quelle libere in verde e ad ogni segnalazione vengono i dubbi e bisogna fare mente locale.
Superata Szekesfehervar (non è una bestemmia) e il laghetto di Velence ci imbattiamo in grossi lavori stradali e in un forte traffico in ingresso a Budapest che ci trascina sino quasi in centro, dove riesco a sgusciare in una via laterale e prendere la direzione suggerita dal mio senso d'orientamento. Non ho una cartina di Budapest e chiedendo "For Camping Haller" ad un paio di passanti al semaforo non ricevo aiuto. Proseguo col mio istinto ma come trovo la possibilità di fermarmi (non è facile!) estraggo il mio navigatore Garmin Nuvi e scopro (con molta sorpresa) che "conosce" la via e me la indica a circa 3 km nella direzione intrapresa. mi compiaccio per il mio orientamento ma mi dò del pistola per non aver creduto prima al mio navigatore (almeno provarci!). Sapevo che l'Europa dell'est non era compresa nella cartografia europea, ma in questa versione hanno inserito qualcosa in più (almeno Budapest!).
Giungo al campeggio giusto in tempo per vedere un camper italiano "dirottato" per la notte al parcheggio del vicino centro commerciale per mancanza di posti. Chiedo per una tenda e mi rispondono di andare a vedere se ci stà, ma per la macchina non c'è spazio! Come entriamo vediamo solo tende; sembra un tappeto bitorzoluto a varie altezze ma senza soluzione di continuità. Il terreno non si vede e mi viene da pensare che se tolgo un picchetto a caso si afflosci tutto!
Il campeggio è un quadrato di circa 100 metri di lato quasi in centro città e contiene un 10-15 camper ed un numero indefinito di tende ammassate quasi una sull'altra, sono tutte tende piccole (la nostra è tra le 3 o 4 più grandi); le auto sono parcheggiate sui fianche del vialetto d'ingresso. I servizi si presentano decenti e sufficientemente puliti.
Calcoliamo di riuscire a "incastrare" il nostro igloo quadriposto in "periferia" e lo comunico alla "reception" che, a loro volta, mi comunicano di aver trovato anche un posto macchina. Come programmato prenoto la formula "prendi 4 paghi 3", nel senso che la quarta notte è gratutita e ci sistemiamo in modo che alla fine risulta essere anche abbastanza dignitoso, con la macchina ad una cinquantina di metri. Cenando dopo la doccia rigeneratrice ci studiamo l'opuscolo preso alla reception e cerchiamo di programmare i 3 giorni di permanenza.
Dopo cena usciamo per una passeggiata in zona; il viale non è molto tranquilizzante e giunti in prossimità di una sorta di giardino pubblico notiamo vari gruppetti di ceffi strani e le antenne mi si drizzano (solo quelle!) tenendo bene sott'occhio tutto quello che mi circonda. Ogni tanto incrociamo anche donne sole o con cagnino per la pisciatina serale e la cosa mi rassicura un pò ... ma solo un pò. Trascorsa un'oretta, sempre con le orecchie tese, rientriamo al campeggio; evitiamo picchetti e tiranti vari e ci buttiamo nella nostra (?) tenda.

Giovedì 14 Agosto Prendiamo il metrò a 500 m dal campeggio e scendiamo vicini al ponte Margherita per visitare l'omonima isola che è il parco più bello della città con interessanti edifici (protetti dall'Unesco), chiostri, ruderi, zoo ed una fontana musicale. Ci mangiamo una specie di pane/focaccia che vediamo su tutti i banchetti alimentari (non sa di molto!) e facciamo una seconda lunga passeggiata sino al centro città, ammirando fantastici ed enormi palazzi di vari stili. Giusto il tempo per un gelato ed eccoci a bordo del bus scoperto a due piani per un giro turistico completo della città. E' un giro (2 ore) che val la pena fare perchè mostra, anche se solo superficialmente, tutte le zone e i palazzi migliori della città ed in più c'è la possibilità (che noi non abbiamo sfruttato) di scendere nelle 9 fermate programmate per risalire poi su uno dei pullman successivi.
Il biglietto costa 4000 fiorini (circa 17 €) ma comprende anche un giro del Danubio sul battello che noi pensiamo di utilizzare nella giornata di domani.
Rientrando in bus dal lato di Buda, vedo che stanno montando una specie di torre di controllo e noto la scritte "Red Bull Air Race"; ma sul momento non gli dò molta importanza.
In campeggio, raggiunto a piedi, cerchiamo di fare un consuntivo dei chilometri "camminati"; non vogliamo esagerare e ci fermiamo a 15 ma ...
Da un paio di avvisi appesi in campeggio riusciamo a capire che il giorno 20 è la festa nazionale della Liberazione (tutti i negozi e gli uffici chiusi) e che, tra le altre cose, ci sarà anche la gara Red Bull tra piloni sul Danubio ... quella che gli aerei passano sotto i ponti ... si stà formando una pazza idea!

Venerdì 15 Agosto Decidiamo di recarci al ponte Elisabetta a piedi seguendo il Danubio e ci imbarchiamo sul battello per il giro turistico. Dal fiume si colgono scorci e particolari diversi di questa stupenda città e l'ora di navigazione passa velocemente e piacevolmente. Rimessi i piedi a terra ci rechiamo in un ristorante del centro e ci concediamo un filetto al pepe verde con patate al forno. Mangiando propongo alla moglie di prolungare la permanenza a Budapest sino al 20 compreso per assistere alla festa della Libertà (verrebbero giusti 8 giorni di cui 6 a pagamento). Potremmo inoltre andare domani (sabato) alla manifestazione di Kecskemet sfruttando la presenza a Budapest del Club Frecce Tricolori di Trento. La cosa piace anche alla moglie e quindi telefono agli amici che mi accolgono senza problemi; sono alloggiati in un albergo che scopro essere facilmente raggiungibile dal mio campeggio in tram e quindi anche la macchina può rimanere in campeggio. Meglio di così ! L'albergo è a poca distanza dal centro e quindi ci facciamo una passeggiata ed andiamo ad individuare la posizione.
Rientriamo in campeggio prendendo il tram che ci servirà anche domani mattina.

Sabato 16 Agosto Alle 7,30 saliamo sul pullman in partenza per Kecskemet ed alle 19,30 saliamo sul tram che ci riporta in campeggio.
Veloce doccia e subito al vicino centro commerciale per farci una pizza (discreta). Della manifestazione è scritto sul diario di bordo.

Domenica 17 ----> Mercoledì 20 Agosto Passiamo questi giorni alternando visite (sempre a piedi) nelle varie zone della città a ore immobili sulle sponde del Danubio (sia Buda che Pest) per goderci lo svolgersi della prove, qualifiche e gara dei Red Bull; riusciamo anche , casualmente, ad assistere alle prove della parata militare lungo il viale Andressy e in piazza degli Eroi. Giornate piene e lunghe camminate che ci fanno conoscere meglio i palazzi e i giardini di questa veramente fantastica città. Nella nostra permanenza abbiamo notato molti, ma molti "barboni" dormire per terra, su panchine e addirittura nei sottopassi, ma mai, dico mai, siamo stati importunati o abbiamo assistito a risse o cose strane. L'impressione avuta è che le forze dell'ordine siano molto tolleranti con tutti a condizione che non "disturbino" gli altri; della serie "vivi e lascia vivere", se però mi fai qualcosa che non va ... ti faccio un c..o così!
Personalmente ritengo sia una giusta politica! La notte del 20 subito dopo i fuochi ma ancora in piena festa e con alcuni ubriachi, siamo rientrati a piedi (come altre migliaia di persone dato che i mezzi pubblici erano fermi) sentendoci in completa sicurezza perchè ogno 300-500 metri, per tutto il percorso, c'era la presenza di gruppi di 3 poliziotti o guerdie.

Giovedì 21 Agosto Con calma smontiamo la tenda e ci avviamo per strada normale verso il lago Balaton per percorrerne il versante nord. Questo lato del lago è collinoso e molto più vario e panoramico rispetto al versante sud. Ci fermiamo a Csopak, sulla panchina del giardino "vista lago" e "spazzoliamo" il vettovagliamento acquistato in mattinata.
Passeggiata lungolago e ripresa del viaggio. Visitiamo la penisola ed il paese di Tihany (dove osserviamo con curiosità i tetti fatti in canne del lago), Badacsony, ciò che resta della fortezza di Sziglige e piantiamo la tenda nel bel campeggio "Castrum" di Balatongyorok. Cena al lume della "lampada frontale" e passeggiata per il vicino paese.

Venerdì 22 Agosto Passeggiata per il paese e visita alla chiesa di Keszthely, ricerca (infruttuosa) del lago di Heviz col suo castello (o terme) a quattro torri, pssaggio dall'aeroporto di Sarmellek e rientro (per variare ed evitare la Croazia) via Maribor, Lubijana e Gorizia. All'ultimo distributore sloveno faccio il pieno (1,125 €) . In Italia il traffico torna ad essere (quasi per magia) intenso e stressante con l'immancabile coda (7 chilometri = oltre 1 ora) alla barriera di Mestre. Arriviamo a casa verso l'1,30; ma perchè non usiamo la "vignette" ?


TORNA SU'