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08 Settembre - 03 Ottobre 2012 - Francia : Verdon - Camargue


Sistemato (parzialmente) il problema della parabola satellitare sorto in Carinzia (fissato il motorino ma da sostituire il grano di fermo dell'ingranaggio che è "spanato") decidiamo di visitare finalmente il Verdon e la Camargue, anche se "fuori tempo massimo" per la lavanda; ma questa potrebbe essere la scusa per tornare il prossimo anno!


    In Francia si trovano facilmente Camper Service o Aree Atrezzate per il pernottamneto e il carico/scarico acque per 5-10 euro.
    La strada del Verdon, così come tante altre strette e tortuose, sono senza guard-rail o altre protezioni!
    Il gasolio (benzina) costa decisamente meno che in Italia (30-40 cent.)
    Percorso totale 2500 km - percorso francese circa 1700 km.



Diano Marina (8 Sett.) = Messa in moto alle 9,30 prendiamo l'autostrada a Cremona e usciamo ad Arenzano per proseguire sulla litoranea e godere del paesaggio.
Arriviamo nel tardo pomeriggio e troviamo l'area sosta camper piena, completamente piena, tanto che a fatica ci trovano un posto per la notte nel parcheggio esterno.
Mai visto tanta gente per le strade e le spiaggie di Diano. E' anche vero però che noi abbiamo sempre frequentato nei mesi di febbraio - marzo e quindi ... con "clienti" d'altro tipo !!

Castellane (9-10) = Percorrendo sempre il lungo mare arriviamo a Nizza il cui attraversamento si rivela abbastanza "incasinato". La strada verso Castellane è strettina, tortuosa e con svariati saliscendi; nell'attraversamento di un bosco troviamo uno slargo dove parcheggiare per il pranzo. Giunti a Castellane troviamo un'area atrezzata per camper a 6€ giorno e ci sistemiamo proppio sotto la rupe sulla quale svetta Notre Dame du Roc. Un sentiero parte dal centro e in mezz'ora si arriva alla cappella sulla rocca dove si gode di un bel panorama.
All'Info mi dicono che i vicini laghi sono molto carini così "inforco" il camper e percorro un anello che mi porta prima al lago Castillon ed in seguito, attraverso una strada strettissima, al lago Chaudanne. Effettivamente i laghi ed il percorso sono veramente incantevoli, ma per fortuna nel tratto stretto di una decina di chilometri non ho incontrato neanche una bicicletta in senso opposto altrimenti mi sarei trovato in serie difficoltà, a meno di farla precipitare giù dalla ripida scarpata; peccato però che ero io dal larto della scarpata ... e senza guard-rail !

Moustiers (11) = Giro del canyon del Verdon; un paesaggio mozzafiato per una strada ancora una volta stretta tortuosa e senza protezioni, ma di una bellezza unica.
Molti i punti sosta panoramici lungo il percorso (che per una quindicina di chilometri è a senso unico) dove parcheggiare per incamminarsi lungo sentieri che scendono per le "gorges" o affacciarsi al belvedere e assistere ad uno spettacolo per me unico. Condor che svolazzano lungo il pendio e, seguendo la dinamica, sfrecciano passando a pochi metri dal naso, girando addirittura la testa per guardarti e mettersi in posa come a dire "eccomi, sono qui, dai, scatta ... ah questi turisti ... che noia essere belli e celebri"
Finito il canyon dirottiamo verso il lago Sainte-Croix dove vengono noleggiate le imbarcazioni per risalire il Verdon e poi riprendiamo la strada per il Camper Sosta di Moustiers.
Un villaggio bellissimo arroccato in mezzo a due maestose rupi rocciose attraversate da un ruscello e sovrastato dalla chiesa notre dame de beauvoir. Di fronte al camper sosta parte una via in salita che porta al centro e così decidiamo per un giro serale attraverso il paese illuminato come un presepe, al rientro dobbiamo accelerare il passo per la pioggia.

Aix (12) = Il mattino, soleggiato e caldo, viene dedicato all'escursione della Chiesa attraverso il panoramico "Chemin de la Chappelle" e al giro diurno del borgo attraverso le caratteristiche e curatissime stradine costellate di maioliche prodotte ed esposte dai numerosissimi negozietti locali.
Dopo pranzo partenza verso Puimoisson attraversando campi sterminati di lavanda (purtroppo già raccolta) e breve visita a Valensole (centro della coltivazione e raccolta).
Infine Aix dove, non trovando alcun Camper Service, mi piazzo al campeggio "Chantecler" abbastanza carotto (25€; a livello della Carinzia!). Cielo molto nuvoloso e vento forte.

Piemanson (13) = Sereno ma molto ventilato. Partiamo verso Salin de giraud con sosta pranzo (piatto di kebab) e "vettovagliamento" nella zona commereciale "Plan de Campagne" a nord di Marsiglia. Nei pressi di Port Saint Luis ci imbarchiamo sul Bac de Barcarin per fermarci poco dopo all'Info di Salin de Giarud dove una sconsolata impiegata ci dice che nella zona non c'è più nulla, hanno eliminato anche museo e trenino per concentrare tutto ad Agues Mortes. Ci avviamo verso la spiaggia fermandoci incantati al belvedere sulle rosse saline.
Il "Mistral" soffia fortissimo (si dice oltre 100 km/h) tenendo in compenso il cielo terso e lo spettacolo è veramente notevole. Lentamente percorriamo la stretta strada tra saline aironi e fenicotteri scorgendo in distanza un discreto numero di camper; alla fine della strdada, sulla sinistra un parcheggio con una decina di camper ma a destra ... un'immensa, sterminata spiaggia con decine e decine di camper sparpagliati sulla sabbia indurita dal sale. Uno spettacolo unico mai visto; parcheggio a pochi metri dal bagnasciuga e scendiamo per una passeggiata impossibile. Il Mistral spara sulle parti scoperte del corpo (viso, mani, gambe) granelli di sabbia che colpiscono come nugoli di spilli, una sorta di agopuntura diffusa!
Deciso, di qui non mi muovo! Giro però il camper col muso al vento perchè altrimenti il Mistral si insinua sotto la parabola e me la forza in apertura; e la cosa non mi piace!

Arles (14-15) = Al risveglio trovo un nuovo cellulare sulla tavola (è il mio compleanno) e lo metto in carica rimandando alla sera "lo studio". Veniamo continuamente "cullati" dal Mistral ed è quasi impossibile stare all'aperto; per questo, dopo pranzo decidiamo di abbandonare (a malincuore) la spiaggia e ci spostiamo ad Arles in un campeggio vicino al C.Commerciale.
Alla sera mi avvicino al nuovo cellulare: non ha istruzioni (e sono senza internet). Fa niente, sposto la Sim dal vecchio al nuovo e ... la rubrica rimane sul vecchio. Fa niente, torno a rimettere la Sim sul vecchio e ... non parte più. Senza internet, senza tv e senza telefono ... fa niente, festeggiamo con polipo, gamberoni, dolce e ... candela alla citronella! AUGURI !
Nel recarci alla fermata bus, vediamo in un parcheggio un tale che si appresta a partire alla guida di un trenino turistico. In italfranglese gli chiediamo se è il trenino che fa il giro della città e così ... saliamo per arrivare in centro davanti all'Arena dove ... prendiamo il trenino per la visita della città! Oggi la visita ai musei e monumenti è gratuita e ne approfittiamo per visitare tutto il visitabile. Un panino su una panchina in mezzo al più famoso e grande mercato della Provenza e poi visita del cimitero romano "Les Alyscamp" e rientro, a piedi, al campeggio.

Saint Marie de la Mer (16-17) = Finalmente con calma di vento rientriamo nel Parco Regionale della Camargue e visitiamo il Museo ricavato in un vecchio ovile; non è grosso, ma molto curato e ben fatto. Proseguiamo per Mejane con immancabile giro in trenino all'interno dell'enorme tenuta di Paul Ricard, fra tori, cavalli, aironi, fenicotteri ... e affini.
All'ingresso di Saint Marie troviamo un C.S. comunale e ci sistemiamo per la notte (9,5€). Anche oggi musei gratis; visitiamo la Cripta di S. Sara (protettrice dei gitani) e saliamo sul tetto della Chiesa per l'immancabile "passeggiata". E' d'obbligo un giro serale per le stradine del centro, dove giungono suoni e canti spiccatamente "andalusi" provenienti dai vari pub-bar.
Mattino con nebbia! Ci spostiamo per arrivare al faro ma troviamo invece un'altro C.Sosta e la strada sbarrata. OK ci sistemiamo qui e ci incamminiamo a piedi per un bel sentiero tra stagno e mare, ma dopo 5-6 km siamo circa a metà strada e decidiamo di rientrare. Pomerigio in battello sul "Le petit Rhone" e ulteriore giro by night per le vie del paese.

Le Grau du Roi (18) = Il sole gioca a rimpiattino con le nuvole mentre noi imbocchiamo la D38 e attraversiamo il Parco Naturale Regionale con l'intenzione di pranzare al faro Espiguette. Attraversando Agues Mortes faccio una leggera deviazione per visionare i due C.S. indicati e proseguo poi verso la meta; giunto però alla fine del paese mi ritrovo la strada sbarrata: per passare servono 12 €! Prendo il rondò e con un 360° inverto la rotta per piazzarmi al C.S vicino al cimitero (in centro città). Visitato tutto il Paese (nulla di che) entriamo a fare provviste nella vicina zona commerciale. In camper scopro che arriva la WireLess e ne approfitto per scaricare le istruzioni del cellulare, alcune applicazioni e leggere la posta ... no, la posta no ... 400 mail sono troppe; abbandono senza minimamente interessarmi del contenuto. Devo proprio togliermi dalla mail-list di Ulm !! Leggera pioggia notturna.

Agues Mortes (19) = Pochi chilometri per salire sul trenino che per oltre un'ora ci trasporta all'interno delle saline di Agues Mortes. Dopo una breve sosta al museo, con proiezione di un interessante filmato, rieccoci al punto di partenza. Parcheggiato al C.S. dietro le mura della cittadella, percorriamo tutte le strade interne alla roccaforte. Dopo pranzo visita della Torre di Costanza e giro del camminamento sopra le mura di cinta. Molto d'effetto l'illuminazione notturna delle mura e torrioni che ci invitano ad una passeggiata serale.

Palavas les Flots (20) = Passata Palavas les Flots proseguiamo verso la Cattedrale di S.Pietro e Paolo a Maguelone ma non trovando un parcheggio adeguato torno indietro un paio di chilomteri dove trovo un posto libero lungo la strada. A piedi poi ci rechiamo a visitare l'antico vescovado romano sito sull'isolotto e pranziamo al ristorante gestito da un'associazione per il recupero e l'occupazione di persane disabili. Nel pomeriggio entriamo in paese e saliamo sul Phare de la Mediterranee per godere della vista panoramica della zona.
Partiamo per Montpallier ma, dopo aver girato invano alla ricerca di un c.sosta, campeggio o semplicemente parcheggio, torno sui miei passi e cerco "qualcosa" lungo la strada.
Lo trovo alla fine di Palavas sul lungomare verso Carmon Plage (con altri 3 camper) davanti ad un campeggio chiuso. Nella zona non ho trovato C.S. ma 3 campeggi chiusi da agosto.

Bellaguarde (21) = Attacco Montpallier "alle spalle" parcheggiando presso il C.C. Odisseum dove prendo il tram per il centro. Spiovicchia e portiamo con noi gli ombrelli ma facciamo in tempo a girare tutta la città senza bagnarci. Tanto è snervante girare in camper tanto è piacevole camminare nelle enormi zone pedonabili tra sontuosi palazzi e fantastiche fontane.
Torniamo al parcheggio del c.c. e ci avviamo verso Nimes dove parcheggio nei pressi di uno stadio. Il posto è bello ma ... non mi convince del tutto. Chiediamo ad un tale di un vicino chiosco che ci sconsiglia la sosta notturan; nella notte scorazzano in auto , moto ... ed altro, meglio il C.S. presso il porto canale di Bellaguarde. Tolgo le ancore e mi avvio per la destinazione suggerita; ma non credevo fosse così lontano! Dopo una ventina di chilometri arrivo al porto e mi infilo tra gli altri camper presso la funzionale e gratuita area attrezzata.

Avignon (22-23) = Salpiamo le ancore col nuvolo per parcheggiare vicino al cimitero di Nimes. Con il bus ci rechiamo in centro a visitare la città che è carina ma niente più.
Sulla strada per Pont du Gard il sole ha la meglio; quando arriviamo a Remoulins vedo sulla destra un C.S. gratuito "bombato" di camper e mi viene la tentazione di fermarmi, ma proseguo invece verso il ponte finchè mi ritrovo d'improvviso con la sbarra d'ingresso davanti al muso con diverse auto dietro e nessuna possibilità di "svicolare". Sono costretto a prendere il biglietto ed entrare ... anche se ho letto 18€ !!! Il ponte è veramente fantastico e il museo molto interessante e ben fatto ma ... "tacci tua", se lo sapevo venivo a piedi!
Discreto traffico in avvicinamento ad Avignon; a metà ponte d'ingresso, proprio all'inizio dell'isolotto, vedo sulla destra un cartello "P" con sotto il disegnino del camper e devio giusto in tempo. Un grosso parcheggio (c'è anche un circo itinerante) con sbarra altimetrica, ma con piazzale esterno riservato ai camper gratuito. Meno di 2 km per il centro e navetta gratuita !
In mezzo al rondò diverse varietà di bestie in "semilibertà", immagino sia lo zoo del circo. Prendiamo l'ultima navetta per un primo giro in notturna della città e rientriamo a piedi.
Iniziamo la visita dal ponte Bezenet (quel che rimane) poi il Palazzo dei Papi, spoglio ma che ci "prende" per tre ore! Mangiamo qualcosa in piazza e ci facciamo una passeggiata per via Tenturies (forse l'unica via caratteristica) e per i giardini Rocher des Doms, per poi salire sul traghetto (gratis) per l'isola, dove prendiamo il ponte per il secondo ramo del Rodano.
Passiamo davanti al camping "Bagatelle" e pensiamo che sia ora di ... una doccia. Chiediamo informazioni e poco dopo siamo "agganciati" alla corrente e ... sotto un getto d'acqua calda.
Les Baux (24) = Durante la notte un violento acquazzone e un forte colpo sul tetto del camper; al controllo mattutino non trovo nulla di particolare e incolpo una probabile pigna.
Ci portiamo a Villeneuve per la visita del castello-fortezza San Andreas e l'abbazia La Chartreuse; una costruzione gigantesca ed imponente la prima, affascinante e suggestiva la seconda, con l'unico neo di una "intromissione" di arte moderna che, a mio avviso, fa piuttosto a pugni con l'ambiente. Pranzo e giro sulle Collines Des Mourgues concludono la visita. Iniziando il (lento) rientro mi imbatto in un cartello "Tarascon" e, pensando al castello di Tartarin, viro seguendo la freccia. Il castello è abbastanza imponente ma manca meno di un'ora alla chiusura e noi siamo piuttosto stanchi, ci accontentiamo del giro esterno e della visita alla Chiesa di S.Marta. Occhiata (di passaggio) a S.Remy e dritti per Les Baux.
La strada è abbastanza tortuosa e stretta, all'uscita di una curva fra due alte rocce, si presenta in distanza la fantastica silouette del paese; c'è un largo spiazzo subito a destra e mi fermo.
Lo spiazzo è un'area sosta della cava Sarragan, ho il muso dritto su Les Baux, poco distante un'altro camper ... estraggo il predellino e piazzo una sedia sul bordo del dirupo.
E' l'imbrunire e ogni minuto che passa modifica la luce e le ombre sul paese; uno scenario fantastico e dinamico che ci gustiamo per ore; sino a vedere la luna a perpendicolo sul paese.

Port S.Luis (25) = Percorriamo a piedi il chilometro e mezzo che ci separa dal paese sotto un cielo minaccioso e ventilato. Les Baux è spettacolare, costruita sulla e nella roccia, con un panorama da mozzafiato; direi veramente unica e da vedere a tutti i costi! Abbandoniamo il parcheggio con l'occhio ancora sul villaggio e imbocchiamo la D27 per Malissane Les Alpilles, passiamo Istres, e ci piazziamo in C.S. sul porto canale di Port Saint Louis (6,25€ ma gratis in questo periodo). Giriamo per il paese che non ha nulla di particolare da vedere.

Carro (cap couronne) (26) = Parcheggiamo sulla strada e andiamo al Port du Napoleon (che non ricordo affatto) e visto che non siamo molto distanti, saliamo sul traghetto Barcarin e torniamo a vedere la spiaggia di Piemanson che suppongo essere "umida". Più che umida è ... completamemte "ammarata" col forte vento che ne increspa la superficie; Una roulotte in mezzo al mare indica però dove abbiamo passato la notte qualche giorno fa, sembra impossibile! Nell'acqua, in lontananza, vediamo un Suv che, con una roulotto al traino e sbandando continuamente, guadagna faticosamente il piccolo parcheggio sulla sinistra che è rimasto asciutto e "alloggia" ancora alcuni camper. Non mi è dato di sapere se è stato un recupero o se sono stati colti nella notte dalla marea! Percorro un paio di chilometri verso le saline e mi fermo in uno slargo a pranzare con gli aironi che "pasteggiano" in acqua e giovani gabbiani che giocano col vento prorio davanti al finestrino. Un vero spettacolo! Sempre a malincuore ci avviamo per Carro dove pernottiamo in un c.s. a Cap Couronne (8€ ma gratis ora)

Almanarre (hyeres) (27-28) = Pioggia nella notte e molto nuvolo al mattino, ma bello man mano che avanziamo sulla normale (voglio fare tutto il lungomare) verso Marsiglia il cui attraversamento è abbastanza "incasinato". Sosta pranzo sul lungomare di La Sayne sur Mer dopo aver attraversato Six Fours Les Plages e S. Mandrier sur Mer. Riprendiamo con l'attraversamento di Tolone (più scorrevole all'ora di pranzo!) per giungere ad Almanarre e sostare nel parcheggio tra saline e golfo (propiro all'inizio della lingua che porta a Giens e che penso aperto solo per la bassa stagione), ed assistiamo ad un bellissimo tramonto sul mare. Nel frattempo il parcheggio si riempie di camper.
Percorriamo tutto il periplo delle saline passando per Giens e sostiamo nei pressi del centro di Hyeres per la visita di tutto il bel centro storico, i girdini e i resti del castello (da dove si gode un'ottima opanoramica). Pranziamo in un ristorantino del centro e facciamo un'ulteriore passeggiata per le viuzze storiche, per poi, con calma, rientrare al parcheggio di Almanarre.

Les Issambres (S.Peire) (29-30) = Pioggia notturna e alternanza di sole e nuvole nella mattinata. Partiamo per S.Tropez dove troviamo un traffico allucinante (è anche giorno di mercato) e non troviamo parcheggio. Ho letto di un campeggio verso le saline ma quando giungo mi dicono che è tutto pieno; a me non sembra ma così mi dice il proprietario (forse perchè sta pranzando?) per cui dietro front e sosta in uno slargo per pranzare anche noi. L'uscita dal paese è meno caotica e mi fermo al c.c. Near Casinò per la spesa. Siamo alle casse quando sentiamo un fragore provenire dal tetto ! Questo è proprio una bel nubifragio; ci avviciniamo all'uscita e vediamo un muro d'acqua che si trasforma poco dopo ... in un muro di ghiaccio. Una notevole grandinata che mi fa temere per il camper; per circa un'ora viene giù di tutto e di più, il parcheggio è un grosso lago che tenta di entrare all'interno della galleria.
Ripartiamo veso il Camper Service dalle parti di Port Grimaudch ma trovando l'area sosta allagato e praticamente inagibile, mi limito allo scarico della cassetta w.c.
Proseguo sino a S.Peire, all'inizio di Les Issambres, dove troviamo un parcheggio proibito ai camper ... pieno di camper, Uno più uno meno ... non credo faccia differenza!
Durante la notte la moglie non si sente bene e alla mattina ha la febbre; tachipirina e "branda" sono l'unica soluzione. La grandine non sembra aver provocato danni, ma trovo una infiltrazione d'acqua proveniente dai cavi parabola che evidentemente si sono smossi durante i lavori sulla parabola. Aggiungo alla lista lavori "Siliconare passacavi parabola dopo ricontrollo della stessa". Col cielo coperto faccio una lunga passeggiata per il paese (niente di particolare) e il lungomare dove mi fermo ad osservare centinaia di vele che partecipano alla gara velica "les voiles de saint-tropez" che si svolge proprio dal 29/9 al 7/10 nel tratto (se non ho capito male) S-Tropez-Nizza-S.Tropez.

Diano Marina (1-2/10) = Riprendiamo il viaggio il più possibile lungo costa fermandoci a visitare il castello di La Napoule a San Peyre, per poi attraversare Cannes e pranzare sul lungomare di Juan les Pins, poco prima di Antibes, sotto una leggera pioggia. Sono in ballo e ho deciso di ballare: passo dal centro di Nizza e salgo sino a Eze per poi scendere e fare il lungomare di Mentone, attraversare Ventimiglia, Bordighera, San Remo, Imperia e giungere infine a Diano. Sì, mi voglio proprio male ... però che bello!
A Diano mi piazzo senza alcun problema, ma una telefonata del figlio (che è rimasto a piedi e ha bisogno della mia auto), mi costringe a ... una sosta forzata; ma quanti sacrifici siamo costretti a fare per i figli !!! Dopo il giorno forzato riprendo il lungomare sino a Varazze e poi in autostrada sino a Cremona (con sosta pranzo a Tortona) e infine ... casa.


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