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21 Settembre / 12 Ottobre 2015 - Francia - Bretagna
+ Mont Saint Michel e Castelli della Loira

Dopo un periodo piuttosto intenso fra interventi, terapie e controlli vari finalmente un po' di "relax". Le varici sono necrotizzate, la terapia antivirale ha dato esito positivo (l'epatite C è scomparsa), gli occhi sono "nuovi" (entrambi 10/10 sulla distanza), i noduli sono stati neutralizzati (anche se uno è ancora ... vigile!), insomma è il momento di ... festeggiare e prendersi una vacanza. Così decidiamo di raggiungere gli amici torinesi appena partiti per la Bretagna e che ci hanno lungamente "pungolato". Il rientro non è proprio "open" perchè 13/10 abbiamo un ulteriore impegno ospedaliero, ma anche gli amici devono rientrare a fine settembre per cui ...

Bretagna (ma direi Francia in genere)

    Il paradiso dei camperisti; Camper Service o Park atrezzati in ogni paesino sperduto. Più difficile trovarli nelle città
    Il gasolio (benzina) costa decisamente meno che in Italia (30-40 cent.)
    Le strade, anche di periferia o di campagna, non sono mai sconnesse o con buche ma, proprio per questo, in ottobre si trovano molte deviazioni per lavori di manutenzione! Ovunque gabinetti pubblici puliti e con carta igienica aperti e gratuiti
    Al 30/9 si chiude la stagione turistica e anche gli Info point, i castelli e l'acqua ai Camper Service sono spesso chiusi.
   
    Percorso totale 4210 km - Gasolio consumato 530 Lt.


L'inizio - 21-22/09 (530 km) - Controllo liquidi e pressioni, bombola di scorta, giro esterno di controllo (ultraleggero insegna!) e ... "via dall'elic ... dalle ruote". Ho previsto un'andata piuttosto "tirata" per raggiungere gli amici partiti un paio di giorni prima e così faccio un dritto sino a ... poco oltre Vescovato (50 km). Vedo alla mia destra il Centro Commerciale "Cremona 2" davanti a me in lontananza il "Torrazzo" e sotto di me ... la gomma anteriore destra a terra; lo so che tutte le gomme sono a terra, ma questa è a terra "di più" probabilmente a causa della valvola!!! Ho già fatto in passato l'esperienza di sostituire proprio l'anteriore destra con gli strumenti di bordo, ed ho giurato di non farlo mai più; facile intuire il perchè. Chiamo l'assicurazione, il carro atrezzi ... ecc. ecc. Per farla breve, poco dopo le 12 veniamo scaricati davanti ad un gommista (chiuso). Alla riapertura mi confermano che si è taglaita la valvola (ed è la quarta volta!) perchè sono valvole inadatte alle pressioni alte (ma l'altro gommista ???). La gomma è da buttare e l'altra è mangiata male, morale bisogna cambiarle entrambe ma vanno ordinate. Intanto che montano quella di scorta penso di tornarmene a casa ma poi chiedo i tempi e il preventivo; domattina ci sarebbero le nuove, il prezzo è decente, il gommista molto serio e preparato, in centro c'è un camper sosta ... ordino le gomme e aggiungo la sostituzione di tutte le valvole (7) e la convergenza sperando di essere poi a posto per lungo tempo! Alle 9 sono davanti all'officina e vedo che le mie gomme sono già arrivate. Il lavoro viene eseguito in modo molto professionale ed alle 11,15 sono di nuovo in pista per la Bretagna. Non ho programmato il viaggio ma ho solo stampato un racconto dal quale gli stessi amici si sono ispirati, e che suggerisce di passare il confine dal passo Moncenisio. E così verso le 16 eccomi sul passo immerso nelle nubi. Scendendo il versante francese ricompare il sole e il panorama diventa spettacolare; è ormai buio quando entro nel campeggio comunale di Challes les eaux per la notte.
Al mattino "check list" prepartenza, avviamento e ... una spia rossa e un assordante fischio avvertono che la parabola o il gradino non sono "a riposo". E' lo switch della parabola che per essere sistemato necessita però di un lungo lavoro. Il cicalino non ha connettori e quindi strappo il filo per zittirlo. Certo che comiciamo proprio bene !!!!!

23 Bourges (415 km) Un messaggio degli amici ci informa che si trovano dalle parti di Nantes e domani si spostano a Quiberon. Rischio di trovarmi in un lungo inseguimento senza vedere nulla; dopo un rapido calcolo decido di partire a testa bassa e raggiungerli a Quiberon. A Bourges sostiamo in un parcheggio atrezzato vicino al centro. Visitiamo la fantastica Cattedrale di S.Etienne (patrimonio dell'Unesco) e facciamo una passeggiata per il centro storico che non offre molto di più.

24-25 Quiberon (545 km) Testa bassa sì ... ma anche occhi aperti! Voglio vedermi attorno e imposto il gps per la via più breve evitando le autostrade, così mi ritrovo a percorrere strade poco frequentate che attraversano paesini sperduti quasi nel nulla ma sempre lisce e ben tenute; immancabile il confronto con le nostre strade devastate da buchi e crepe. Aggiriamo Nantes e all'altezza di "La Roche Bernard" entriamo in Bretagna per poi finalmente percorrere tutta la costa ovest della penisola di Quiberon e godere di una stupenda vista sull'oceano. A fatica troviamo il Camping Gavirò che è ubicato quasi sulla punta estrema e ci congiungiamo con gli amici. Solita festa della cagnetta Nessy e presentazioni con l'amica degli amici che viaggia con gli amici (che sono in verità amici di miei amici ma diventati a loro volta amici). Ci troviamo subito in sintonia e così l'amica degli amici di miei amici diventa anche lei mia amica .... oddio, mi gira la testa; che fatica evitare di far nomi per conservare la privacy !!!
Al mattino qualche foto al cstellotto (abitato) e al faro, e giro per la pittoresca cittadina che ci offre anche il mercado del venerdì. Pranzo con la paella presa al mercato (non certo delle migliori !) e passeggiata sino alla punta estrema, di fronte alla quale c'è un faro. I fari sono il tema del viaggio poichè l'amica ne vuol vedere il massimo possibile.

26 Concarneau (140 km) Partenza per i Menhir e i Dolmen di Carnae (una sorta di cimitero fatto tutto a "giaron" (sassi, massi ndr)) - Un'occhiata alla spiaggia di Couregant e Fort Bloque, ed eccoci al parcheggio atrezzato nei pressi della stazione di Concarneau, dove sono parcheggiati altri 5 o 6 camper.

27 Pointe Du Van (90 km) La città moderna non dice un gran che, ma la fortezza con il borgo antico è veramente un gioiellino. Siamo in bassa marea e nei tratti di secca attorno alle mura vediamo parecchie persone che raccolgono conchiglie, gamberetti o altro. Percorriamo tutti i bastioni e poi le stradine interne ricche di ristoranti e negozi, dove le nostre donne si perdono a lungo. Pranziamo, ovviamente a crepes, in una Creperie molto carina e particolore. E qui mi ritrovo a combattere per l'ennesima volta con quelle odiose luci automatiche di certe toilette; sei impegnato con la sx a tenere aperta la cerniera e con la dx a guidare ... pipino il breve (che in alri tempi fu pipino il grande) per cercare di annegare la mosca disegnata sul wc, ed ecco che inevitabilmente si spegne la luce. Per riaccenderla provi a scalciare e dondolare la testa ... ma senza esito, sei proprio costretto a mollare pipino e scacciare ipotetici papatacci o zanzare ... e intanto lui (pipino) ignora volutamente la mosca ...! Ma un normale interruttore On-Off noo??
Nel pomeriggio partenza per Pointe du Van, dove troviamo un parcheggio con tanti altri camper, ma noi proseguiamo e ci sistemiamo in un parcheggino in fianco alla strada proprio davanti alla "baia dei trapassati". Un angolo fantastico con stupendi sentieri lungo tutta la scogliera e che ci offre poi un tramonto da mozzafiato. Come sparisce il sole ci voltiamo e ci appare davanti agli occhi la luna piena che spunta da dietro il camper, e poco dopo assistiamo all'accensione in sequenza di ben 8 fari: indimenticabile.

28 Saint Mathieu (146 km) Una magnifica passeggiata sulla scogliera sino alla chiesetta isolata di cui si vedeva il campanile e partenza per Locranan, un paesino celtico medioevale incantevole al cui centro si staglia una bella cattedrale in pietra grigia. Proseguiamo il viaggio e ci fermiamo per pranzare davanti alla spiaggia di Pentrez; la bassa marea ci invita (quasi ci obbliga) a fare una lunga passeggiata con "i piedi a mollo". Ed eccoci davanti al faro di Saint Mathieu, il park è vietato ai camper e dopo un primo sopralluogo al faro e alle rovine della maestosa cattedrale che l'affianca, decidiamo di spostarci di qualche km in uno slargo a bordo strada, propio sull'oceano.

29 La Gouffre - (Plougrescant) (204 km) Riparcheggiamo davanti al faro e visitiamo il memoriale ai caduti in mare molto suggestivo. Oggi il faro non è visitabile e ci limitiamo a ispezionare l'esterno per poi entrare tra le mura della cattedrale semidiroccata ma ancora maestosa. Ripartiamo in direzione Tregastel, ma poco oltre Ploumoguer intravedo in lontananza un faro e ... mi ci butto. E' il faro di Trezen che è visitabile. E così percorriamo 182 scalini e ci godiamo il panorama dall'alto. A Tregastel ulteriore sosta per ammirare le formazioni rocciose granitiche che assumono colorazioni anche rosacee, la famosa "Cote de Granit Rose". Qui troviamo anche un piccolo assaggio di quello che troveremo alla Pointe du Chateau, una piccola casetta (o un ripostiglio) incastonato tra le rocce. Superato Plougrescant eccoci a La Gouffre dove ci sistemiamo nel parcheggio in prossimità della casa nella roccia. Sarebbe vietato per la notte, ma ... siamo soli e sperduti nel nulla; non credo proprio che vengano a sloggiarci!

30 Arcouest (58 km) La casa tra le rocce è veramente particolarte e penso unica. Sui sentieri per arrivarci notiamo dei "folletti" che indicano la strada e cartelli (meno rassicuranti) di "pericolo vipere". Sparate qualche decina di foto a casa, folletti e dintorni, salpiamo le ancore in direzione Arcouest, dove prenderemo il traghetto per l'isola di Brahat. Pranziamo al parcheggio a poche centinaia di metri dall'imbarco dove ci presentiamo alle 15,15 per lil traghetto delle 15,30 ... che non c'è a causa della eccezzionale bassa marea; se ne riparlerà domani. Ci rechiamo quindi a Paimpol per un giro in paese e al ritorno ci sistemiamo al campeggio di "Panorama du Rohou" al quale si accede attraverso una strettissima strada lunga, per fortuna, solo poche centinaia di metri. Una bella doccia calda è proprio quello che ci voleva.

1/10 S.Malò (163 km) Alle 8,30 ci imbarchiamo all'Arcanest per giungere dopo 8 minuti a Port Clos sull'isola De Brehat (molo 1) - Facciamo a piedi tutto il giro dell'isola (circa 8-9 km) giungendo al faro di Paon e tornando dal faro di Rosedo. Sull'isola non vi sono auto e si circola a piedi o in bici; i sentieri non sono indicati in modo molto chiaro e a volte ci si trova in riva all'oceano con l'unica possibilità di tornare sui propri passi, ma viste le dimensioni dell'intera isola non è un grosso problema. E' una passeggiata molto bella e rilassante e sicuramente da non perdere. Tornando (alle 14) troviamo bassa marea e siamo costretti a portarci al molo 3, a circa 7-800 metri più a sud per imbarcarci sul traghetto che ci scaricherà ad Arcouest a 5-6 metri dal punto di partenza del mattino. Barche di tutte le dimensioni sono in secca ed appoggiate su un fianco, uno spettacolo assolutamente inconsueto per noi ma perfettamente normale per i locali.
Agli amici il tempo stringe, ed alle 16 si decide di partire per andare a pernottare a Cap Frehel. Il faro, proprio da oggi, è aperto solo per poche ore ... e non sono queste, ci incamminiamo lungo un sentiero nella brughiera sino alla punta estrema e troviamo che un sentiero porterebbe sino al Fort La Latte, ma l'orario e il forte vento ci convingono che è meglio spostarsi in camper. Anche il forte è inesorabilmente chiuso, tutt'attorno ... il nulla, gli amici sono già in fase di ritorno, noi ...no. Breve consultazione e ... baci abbracci; loro scendono verso Rennes mentre noi proseguiamo verso S.Malò, dove giungo col buio e trovo il parcheggio segnalato chiuso. Evidentemente ottobre non è il miglior periodo per il turismo; giro un po' in cerca di qualche camper sosta o parcheggio autorizzato ma non ne trovo, mi dirigo al porto convinto che lì troverò. E difatti vedo altri due camper in sosta e mi sistemo per la notte vicino alla Capitaneria del Porto. Un suono sordo ci accompagna per tutta la cena ed oltre, e non ne capiamo la provenienza sino a quando il mio unico neurone attivo mi suggerisce che potrebbe essere una sirena che avverte il pericolo dell'alta marea.
Considerato che da queste parti può arrivare anche a 12m ritengo che il mio neurone abbia ragione e mi abbandono a sonni tranquilli.

2 ardevon (128 km) Ci incamminiamo verso la città "intra muros", e ci imbattiamo subito in un segnale tondo bordato di rosso e con al centro il disegnino di un camper barrato di rosso ... ne ignoro il significato e proseguo il cammino! Una piacevolissima passeggiata attorno al porto che ci porta sino alle mura della fortezza. In prossimità del canale mi devo fermare perchè la strada ... mi scorre letteralmente davanti per lasciare passare un barcone che deve entrare nel porto interno! La cittadella è molto carina, con la solita maestosa basilica granitica nel centro e le sue solite meravigliose vetrate istoriate. Saliamo sui bastioni per una passeggiata molto suggestiva. E' alta marea e fotografare le isole attorno sapendo che fra qualche ora sarà possibile raggiungerle a piedi è una sensazione stranissima. Mi colpisce una specie di trampolino in mezzo al mare ... scusa ... oceano (non volevo sminuirti!) di cui non ne capisco la funzione. Lo capirò nel pomerigio dopo aver raggiungo le isole a piedi camminando sul fondo dell'oceano. Ma chi era Mosè che attraversava solo il mare ??? Dopo essere stati sull'isola del Fort National e sull'isola Grand Bè, torniamo sui bastioni ... ed ecco svelato l'arcano del trampolino visto al mattino: è effettivamente un trampolino di una sorta di piscina in cemento che emerge solo con la bassa marea; fantastico !
A malincuore lasciamo S. Malò e attraversata Cancale, (città di Corsari e contrabbandieri ed ora capitale delle ostriche, con la sua produzione di oltre 4000 tonnellate annue!) decidiamo di puntare su Dinan che poi "snobbiamo" per tornare sull'obiettivo Mont Saint Michel. Giriamo un po' in cerca di un camper service ma non trovandone, dirottiamo sul campeggio di Camp Ardevon (a 5 km), dove assistiamo ad un tramonto coloratissimo e intravediamo S.Michel illuminata.

3 Mont Sant Michel (5 km) Ci spostiamo al parcheggio a forfait all'inizio della "strada ponte" (20,80€ per 24 ore con bus navetta gratuito) e prendiamo il bus navetta "bifronte", nel senso che è guidabile in entrambe le direzioni, che ci porta a poche centinaia di metri dall'ingresso di Mont Saint Michel. La marea è bassa e notiamo diverse "spedizione" di turisti che camminano nella melma, accompagnati da una guida, sino a raggiungere addirittura l'isola di fronte. Un'intero giorno per percorrere le strade, i camminamenti e le scalinate che attraversano questo borgo unico e indimenticabile e che portano alle tante torri e terrazze. Cattedrale, Chiese e Musei completano l'intensa giornata. Rientriamo in parcheggio per le 17,30, ma dopo cena riprendiamo la navetta per un giro "by night".
Non ci sono parole per descrivere questa spettacolare Abbazia. Peccato non aver assistito anche all'alta marea ma ... finchè c'è vita c'è speranza !!!

4 Vitrè (254 km) Ci svegliamo con una forte foschia e abbandoniamo il parcheggio prima dello scadere delle 24 ore. L'intenzione è raggiungere Saint Germain sur Ay per poi, il giorno seguente, arrivare alla punta estrema della Normandia (Capo della Hague); verso mezziogiorno prendo uno stradello verso l'oceano e dopo pochi chilometri mi ritrovo davanti alle Dune de Breville per il pranzo. La foschia diventa a tratti nebbia e il cielo diventa sempre più grigio. Dopo pranzo comincia a piovigginare e senza esitazione decidiamo di lasciare la Normandia alla prossima occasione e puntare invece su Nantes per iniziare il rientro sulla strada dei castelli della Loira.
Mi fermo a Vitrè e trovo un parcheggio vicino alla ferrovia a poche centinaia di metri dalla stazione e dal centro con l'immancabile imponente cattedrale.

5 nantes (132 km) Durante la notte scende una insistente pioggia che smette solo in mattinata. Cerchiamo l'Info-point per avere una cartina dei castelli ma lo troviamo chiuso (siamo in ottobre!). Non avendo ricevuto notizie degli amici, inviamo un messaggio per sentire se è andato tutto bene. Mentre pranziamo a Cheteubriant, arriva la risposta degli amici che confermano di essere arrivati a Torino ma con un Moncenisio da panico. Anche a Nort sur Erdre niente info; contiamo su Nantes, ma non trovando alcuna possibilità di parcheggiare per la notte, e trovando invece lavori in corso e un traffico caotico, la attraverso tutta e proseguo per alcuni chilometri finchè trovo una piazza idonea (Place du Marche di non so quale paese). Un completo e ben stagliato arcobaleno attira la mia attenzione ed esco per fotografarlo, poi faccio due passi per il centro e vedo, dalla TV di un locale, che a Nizza e dintorni c'è stato un nubifragio con esondazioni e vento fortissimo; insomma un finimondo che ha causato parecchi morti. Ora mi spiego il Moncenisio da panico trovato dagl amici torinesi!

6 S. Pierres des Corps (tours) (239 km) Pioggia anche questa notte, ma sereno al mattino; breve sosta a Oubon per fotografare la torre e via al castello di Serraut ... chiuso! Ed eccoci ad Angers: parcheggio lungo Boulevard Du Roiu Renè e andiamo a visitare la città. La Cattedrale di Saint-Maurice, la fontana, i giardini, ed infine il castello fortezza (8,5€) con l’arazzo medioevale più grande del mondo (l'Apocalisse: 70 scene in 103 metri di lunghezza). Una mezza Baguette con arrosto, pomodoro e insalata e ripartenza verso il castello di Saumur (8,5€) ... che non possiamo visitare perchè è quasi orario di chiusura (17). Ci accontentiamo dell'esterno e del centro città e poi via per Tours dove non trovo un parcheggio per camper; vedo l'indicazione di un campeggio a S. Pierres des Corps, poco più avanti, ma quando arrivo (18,30) la sbarra è chiusa e non vedo nessuno ... sono stanco e mi piazzo nel parcheggio davanti al cimitero che è proprio sulla strada interna del quartiere.

7 Montgivray (181 km) Lasciamo il parcheggio alle 9 per visitare Loches. E' giornata di mercato e lasciamo il camper all'ingresso della cittadina; giriamo tutte le vie occupate dalle bancarelle e poi ci dirigiamo al DonJon, una imponente costruzione romanica che troneggia sul centro; per visitarlo 8,5€, così come per il museo. Ci limitiamo al giro esterno e proseguiamo per Azay le Ferron dove c'è un castello con entrata a 8,5 € (evidentemente sono prezzi standard!) ed anche qui solo visita esterna. Attraversiamo Chateauroux (passando per Mezieres en Brenne) e giungiamo a Montgivray, dove troviamo il solito campeggio chiuso. Ci sistemiamo nel bel parcheggio esterno assieme ad altri due camper e ci godiamo una piacevolissima passeggiata

8 Pontcharra sur Turdine (257 km) a Culan ci fermiamo per visitare il castello ma ci dicono che è visitabile solo sabato/domenica; facciamo così una passeggiata per vedere la vecchia fornace (ben tenuta e particolare), e percorriamo il viadotto da cui si intravede sia il castello che il ponte romano. Ed ora spediti verso Pontcharra sur Turdine (con una fugace occhiata alla Chiesa romanica di Uvesdun e al castello di La Palisse) dove troviamo un parcheggio autorizzato davanti alle poste.

9 Challes les Eaux (171 km) Pensavo di poter "dare un'occhiata" a Lione, ma il grande traffico e la difficoltà diparcheggio mi consigliano di accontentarmi di ciò che vedo attraversandola. Attraversiamo poi Coiranne, S.Andrè le Gaz e a Les Abrets pranziamo al parcheggio del Carefour. A Chambery troviamo un camper service e ne approfittiamo per scaricare acque e wc (nel caso sia chiuso il camping municipale di Challes) e alle 18,45 arriviamo al campeggio che è aperto.

10 torino (223 km) In una bellissima giornata di sole (anche se ventilata) godiamo appieno dello spettacolo che ci offre il versante francese del passo del Moncenisio nascosto all'andata dalla nebbia. Qualche foto alla fortezza "Marie-Therèse" e pranzo sul passo al "relais sul col" con piatti locali; una "Tartelette" per me e "Assiette avec soupe e fromage" per la moglie. Continuiamo per strada normale sino alla casa degli amici di Torino ai quali avevamo promesso una visita visto l'affrettato commiato avvenuto in Francia. Come sempre l'accoglienza è squisita ... così come la cena in compagnia anche della figlia e del suo compagno. L'amica non è potuta venire per un impegno inderogabile e così ci vediamo costretti ... a rimanere anche per il pranzo.

11 cremona (230 km) Visitiamo lla Chiesa dei Capuccini e la Villa della Regina e poi pranziamo tutti assieme. Purtroppo l'amica (infermiera) viene chiamata per una urgenza e così, acora una volta, ci dobbiamo salutare velocemente. Con gli amici invece possiamo intrettanerci ancora un poco, ma poi dobbiamo metterci in viaggio verso casa. Lungo la strada decido di fermarmi a Cremona per la notte, così potrò fare controllare le gomme (come richiesto all'andata dal gommista).
Cena al Ristò del Cremona 2 e notte al solito parcheggio della CRI.

12 casa (75 km) Il controllo delle gomme è OK e così rientro a casa archiviando questo eccezionale viaggio iniziato abbastanza male ma proseguito in modo eccellente.
Grazie ancora agli amici per la compagnia e per averci proposto questo viaggio ... e alle meteo ch ci hanno regalato giornate calde e soleggiate.


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