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Vaderetrum del piRlota
"Volo IMC ? State un po' a sentire! - di Luca "

28/03/2004

Ogni tanto salto da aviazione leggera ad aviazione generale ma non faccio problemi "campanilistici" siamo sempre tutti e comunque per aria quindi...
Ieri, gara di volo a vela a Torino Caselle, una cinquantina di alianti da tirare in cielo con 7 trainatori e io sono tra questi. Sia venredì che sabato causa meteo brutte non riesco nemmeno a decollare da Voghera per raggiungere il campo di gara ma Domenica invece sembra la giornata, l'impegno l'ho preso e bisogna andare.

Il "mio" Stinson L5 è pronto, carburante fino all'orlo dei tappi olio a 9 quarti, paracadute( Qualcuno mi chiede sempre perchè tiro gli alianti con il paracadute sulla schiena.....bè secondo me è una chance che mi merito) una rapida occhiata in cielo e un metar e taf su Caselle per vedere cosa mi aspetta. Come il solito in questa stagione in Pianura Padana sopratutto alle prime ore della mattina la visibilità non è delle migliori ma sono confortato dalle meteo appena fatte, vado verso il bello.Il primo giorno di ora legale,alle 9.30 lcl. scaldo faccio i controlli prendo nota delle frequenze e decollo.

Che bello questo aeroplano " lui " è del 1947 rivisto e corretto penso negli anni 60/70 con un Lycoming da 235 hp su 900kg. di peso, c'è solo quello che serve per il traino: solo strumenti VFR, un ambiente simile al mio Zenair. L'unico giroscopio installato è il disco dell'elica e che elica, unita a quel 6 cilindri quando dai tutta manetta e lo metti a salire, vedi la terra che ti scompare sotto, leggi il variometro costante a 2500ft/min.

Decollo dunque.......azz la visibilità è proprio brutta ci sarà più o meno un kilometro e mezzo, in radio sento un Cessnino che riporta il vor prossimo all'entrata in circuito e gli chiedo informazioni. Dice che a nord è meglio ma io devo andare ad ovest ..al massimo torno indietro. Cerco di guadagnare quota per sbucare sopra la foschia densa ma non riesco,è molto alta, corro il rischio di perdere ground conctat, pazienza, mi rassegno a razzolare basso impostando sul gps uno zoom che mi consenta di vedere tutti i campi volo (grazie Danio e combriccola) sulla rotta, potrebbero essere utili! In caso di malparata meglio mettere le ruote tra due cinesini e non preoccuparsi della consistenza del fondo, che atterrare in un campo e ribaltarsi.Un problema di meno da risolvere.

Inserisco l'aria calda oramai sono in crociera meglio prevenire, il motore aumenta di giri sputacchiando.....perbacco stavo facendo ghiaccio! Smagrisco e torna tutto regolare, il termomero del carburatore me lo conferma.
Vado avanti zizzagando e solo guardando sotto cercando di percepire il minimo peggioramento di visibilità, davanti è inutile la grande cappottatura e la foschia impediscono di visualizzare qualsiasi riferimento. "Chi me lo fà fare" penso, "adesso torno indietro o atterro aspetto che la situazione migliori" ma sono sulle colline del Monferrato. Pochi campi atterrabili , visibilità marginale," Complimenti Luca in che bella situazione ti sei cacciato tutto per un impegno.... ma chissenefrega dell'impegno" tardi per recriminare concentrati sul volo. Faccio prua per Boglietto pochi minuti e ci sono"Questa volta atterro !!"

La fortuna mi aiuta , comincio a vedere anche davanti mi tranquillizzo ok salgo schivando qualche batuffolo più denso ,bene l'aria comincia a muoversi buon segno. Di colpo esco in aria limpida e con il sole, che spettacolo il Monviso la collina di Superga.....già proprio quella, oggi sbuca dalla nebbia come rimprovero.....dalla nebbia??!! Devo andare da quelle parti e tra poco mi troverò a volare sopra un lago bianco ...vado o non vado?

Chiamo la biga di Aeritalia per sentire le condizioni sul campo ma nessuna risposta. Ho appena aggiornato il DB Jeppesen sul satellitare impossibile che sia sbagliata la frequenza...ok, vediamo di cavarcela in modo decoroso. Decido di arrivare sul margine della nebbia, non è alta sarà c.a250ft. ma quanto basta per ammazzarsi, sorvolo per 5 min.il limite avanti e indietro per controllare se avanza o indietreggia, non voglio che mi si chiuda alle spalle la via d'uscita più facile ,uso la traccia sul gps e riferimenti a terra per conferma,non si muove decido di andare. Come volare in mare con lo svantaggio in caso di atterraggio forzato di non sapere dove metti le ruote oppure cosa ti trovi davanti.Provo di nuovo a chiamare, niente cambio sulla torre di Caselle e resto in ascolto niente.

Basta , oggi non ho il minuto del mona ma l'ora, sono già al terzo cambio di sebatotio quasi 60 minuti di volo,se fosse stato bel tempo saraei già atterrrato da dieci,sotto non cambia decido di tornare indietro anche se mancano 20 km. voglio atterrare in quel buco di prima e chiuderla lì anticipando la tragica catena degli eventi, ho sfrugugliato troppo. Viro ma non è facilissimo tenere l'assetto corretto se guardi la nebbia sotto non hai la profondità, guardo ai lati e la collina si Superga mi aiuta, sarà un segno? Ultimo tentativo di chiamata mi rispondono.(il volume della cuffia era basso) "Aeritalia Buon Giorno qui I-AEGI su..... non ho ground conctat potete dirmi le condizioni sul vostro campo?" ,"I -AEGI qui Torino Aeritalia visibilità 5 km. rotta e prue standard riporti Rivoli" .

Tiro un sospiro di sollievo "allora è vero che là ci si vede ed è bello" faccio prua per il punto di riporto e poco dopo il tappeto bianco si interrompe bruscamente come una cresta di un' onda scoprendomi il terreno.

Atterro, mi viene voglia di fumare ma ho smesso da un pò .