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13-15 Settembre 2003 "Air show sul Trasimeno e Dumbo's day a Perugia"

Sabato 13 airshow a Castiglione del lago e domenica 14 air show a Perugia; i classici due piccioni ... che si può volere di più?
Le meteo ... non si sbilanciano ma quale è il problema? Se proprio proprio non si potesse rientrare domenica, rientrerò lunedì, tanto l'ospitatlità degli amici toscoumbri è ormai ... abbondantemente provata e così, di buonora, carico ... moglie e bagagli e decollo con destinazione "Aeroporto Eleuteri"!


Castiglione del lago 13/9/03
Solita accentuata foschia ma viaggio tranquillo e per le 10 siamo ... in mezzo a quella manica di "maniaci depravati" di Castiglione del lago che hanno (anche) la passione del volo e che ti fanno sempre sentire un estreaneo e ti fanno rinnegare il momento in cui li hai conosciuti!
E difatti trovo subito Alessio che mi offre un posto hangar al suo campo "Ciannocio" e una stanza alla "muliebre" pensione di Chianciano e così, già sistemati per la(le) notti, ce ne andiamo sul lungolago del paese per pranzare e prepararci alla manifestazione del pomeriggio.

Una giornata indimenticabile; magnifica l'esibizione sul lungolago ed impeccabile l'organizzazione sul campo che ha visto una grande partecipazione di oggetti volanti. A parte i "soliti" Cirimele-C26, Pacenti-RV6, Yak Italia, Pilatus P3 Svizzeri, PAN ecc. ecc., ho visto per la prima il Serristori Flying Circus (su P92) e, ciliegina sulla torta, il Canadair flottare ripetutamente sul lago e scaricare a varie altezze e in vari modi il carico d'acqua. Stupendo; i ... soliti noti hanno colpito ancora!

E arriva il momento di cambiar campo; mi faccio spiegare da Alessio come trovare ... la via di casa e decollo alla sua ricerca. Ecco a sinistra i laghi di Montepulciano e di Chiusi, calcolando il loro prolungamento verso nordovest dovrei trovarmi qui davanti (o appena a destra) il campo; faccio tre o quattro passaggi ma non vedo nulla. Decido di portarmi sul lago di Chiusi e da qui punto la sponda est del lago di Montepulciano: superato il lago dovrei vedere il campo qualche chilometro avanti; praticamente in prua! Macchè non vedo ancora niente; comincio a pensare che Alessio mi abbia ingannato per rimangiarsi l'ospitalità offerta ad una sgradita coppia e già penso (visto anche l'orario) di rifare rotta per Castiglione quando sento la moglie (che notoriamente non vede mai un ca...mpo) dire "potrebbe essere questo?", "ma questo quale?", "questo qui sotto!". Butto giù immediatamente l'ala (e quasi anche la moglie) e vedo effettivamente una manica a vento; è proprio lui!

Una volta a terra, scarico i bagagli e cerco di creare lo spazio in hangar per l'inserimento del mio fido e così, grazie all'aiuto di un "volatile locale" riesco a ... lasciare la mia firma sul terminale alare sinistro del nuovo, fiammante ed immacolato "gioiello" di Alessio; vorrei strappare gli attributi del "locale", ma sapendo che non sarebbe servito a rendere la firma meno leggibile, lascio perdere e attendo sconsolato l'arrivo del proprietario che mi rincuora subito dicendo "ma è solo un graffio"; sì è vero, è solo un graffio, ma tutti sappiamo quanto girano quando trovi un nuovo graffio (magari non identificato)! Và bè, il mio almeno era identificato!
Parlando di graffi, di volo e della bella giornata trascorsa, arriviamo a "casa" dove, dopo un'ottima doccia, gustiamo un'ottima cena in compagnia del nostro "anfitrione" che ci "obbliga" peraltro a utilizzare il suo "fuoristrada" per tutti gli spostamenti logistici (e non).

Perugia 14/9/03

Colazione, rifornimento e decollo in direzione Perugia; attraverso il lago Trasimeno (a quota e in cono di sicurezza) sorvolando l'isola di Polvese.
In circuito c'è un pò di traffico ma vengo autorizzato al sottovento sinistro 01; atterro ad inizio pista e ... libero dopo parecchio! Ma quanto è lunga!
Ero gia' stato al primo(?) raduno assieme a Flavio (pernottammo in tenda all'interno dell'aeroporto e potevamo girovagare ovunque) ma l'emozione di fare l'avvicinamento e posare le ruote su una "autostrada a sei corsie senza traffico" e' stato anche questa volta grande. D'accordo, sono il primo a dire che siamo ULM e ce ne "freghiamo" degli aeroporti, ma emozione e soddisfazione rimangono! Se dite di no e' perche' non l'avete mai provato ;-)

Appena atterrato conosco finalmente Zuccarello che mi accoglie con molta simpatia e mi avvisa che purtroppo i mezzi saranno in mezzo al pubblico. Non ci sono problemi, sono abituato a lasciare il mio P92 in mezzo al pubblico! Parcheggio dove mi dicono e mi appresto a girovagare quando sento un pilota dire "...... su un'ala per fare la foto", automaticamente mi giro e vedo un bambino seduto sul cofano del mio amato, col padre (che io giudico perlomeno cornuto!) che gli scatta una foto. Ritorno ovviamente sui miei passi e lascio il mio cane da guardia (la moglie, che urla ma finora non morde) sul posto.

Cerco il primo "berretto giallo" e gli faccio le mie rimostranze; questo mi dice che gia' molti altri si sono lamentati e che stavano prendendo i provvedimenti.
Difatti arrivano subito con rotoli di nastro biancorosso (Rodolfo non c'entra) e cercano di recintare la zona. Arrivano anche parecchi ragazzi e ragazze (anche belloccie) che girano tra gli aerei. Ma girano letteralmente e difatti mi incazzo proprio con uno di loro (povero disgraziato) perche' gira a vuoto ma non interviene con i genitori di un bimbo appeso a un montante (se avessi avuto una corda ... avrei appeso il genitore per i genitali) di un aereo vicino.
A questo punto e' chiaro ed evidente che ognuno deve badare al suo mezzo ma la cosa alla fine non e' poi cosi' drammatica perche' non avendo il "pass" per entrare nella zona aeroportuale vera e propria piu' di girare tra i nostri aeroplani non potevamo fare.

Mi sembra che la cosa sia stata sottovalutata all'inizio, dopodiche' bisogna riconoscere che hanno cercato di mettere una toppa ma con scarso risultato.
Bravissimi invece a farci entrare in "zona protetta" prima della manifestazione della PAN (saremmo ancora la' altrimenti) e che ci ha permesso di ripartire subito dopo la loro esibizione lasciandoci decollare addirittura dalla bretella di rullaggio!
Malgrado le pecche e i disguidi sopra citati, posso garantire che la giornata è stata decisamente piacevole, che sono contento di esserci stato e che spero di poterci tornare anche per le edizioni dei prossimi anni (magari con la moglie che morde!).
Ringrazio Sebastiano Zuccarello per la disponibilita', l'interessamento e altro.

Poichè di "incazzature" ed "incazzati" ce ne sono stati tanti, (anch'io non mi posso chiamare fuori!), mi permetto di fare alcuni suggerimenti per la prossima edizione:
1) Benissimo il pubblico in mezzo agli aerei (TUTTI gli aerei) ma con personale che vigila e INTERVIENE oppure con un minimo di transenna!
2) Perche' non lasciare tutto l'aeroporto a disposizione del pubblico ? Il concentrare migliaia di persone in un campo ristretto e pieno di ULM crea sicuraemnte qualche problema in piu'
3) Se proprio non volete il pubblico ... siamo piloti(ni) anche noi, perche' non lasciarci entrare nella zona "aerei veri" ?
4) Dare la possibilita' (come il primo anno) di piantare tendina sotto l'ala per quelli che vengono da lontano e non riescono a rientrare in serata.


Il rientro 15/09/03

Faccio il pieno ai serbatoi, chiudo l'auto di Alessio e l'hangar, nascondendone poi le chiavi nel luogo prestabilito (almeno spero), e decollo per il rientro.
E' la prima volta che mia moglie passa gli Appennini e decido di farle fare una via diversa dall'andata, puntando sul passo di Viamaggio.
C'è un discreto vento ed in lontananza vedo qualche nube ma sino a Città di Castello non incontro difficoltà e il viaggio è tranquillo.

Tra Città di Castello e S.Sepolcro cominciano i balli e sopra di me scorrono nubi "grigiotopo" che, aumentando la quota, si avvicinano sempre più e già coprono le cime attorno. Sono ormai alla quota di scavallanmento e vedendo il passo libero mi ci infilo tra uno scossone e l'altro. A questo punto dovrei (potrei) iniziare la discesa, ma avanti a me sembra che il nero sia anche in valle. Le nuvole sopra sono maledettamente vicine e là in fondo la visibilità non mi convince.
Caro Marco, quì bisogna prendere una decisione, e prenderla velocemente! Sì daccordo, abbiamo già scavallato, ma se davanti trovi (come sembra!) nubi che fai ? Ti trovi sempre e comunque in una valle coperta e ... sopra non si va! Butto un'occhio dietro e vedo il passo ancora libero, ma sempre più ristretto; avanti potrei eventualmente scendere al vecchio campo di S.Leo ... basta, 180 stretto a sinistra e reinfilo il passo, davanti a noi il cielo è terso ... proviamo dal Mugello!

Mi volto a guardare la passeggera e ... la vedo indaffarata con un sacchetto! Per la miseria, non mi ero neanche accorto che aveva (stava) ... riciclando la colazione. Conoscendo discretamente la zona, sò che davanti a me, a poca distanza, c'è il campo di S.Giustino "Il Borro" (l'ho visto tante volte) e lì mi dirigo (il GPS conferma, ma io mi sento veramente tranquillo solo se conosco personalmente i campi e la loro dislocazione!). Una volta atterrato chiamo il numero che trovo sulle mia lista campi e chiedo se in zona è possibile trovare un ristorante e un distributore. Una gentile voce femminile mi chiede dove mi trovo e se sono già atterrato; alla mia risposta affermativa, aggiunge che il campo è privato, chiuso e recintato e che non riuscirei quindi neanche ad uscire a piedi. Non mi resta che chiedere scusa e togliere il distrubo; non prima però di essermi liberato ... del sacchetto della prima colazione! Riprendo quindi il volo ... e il mio fido mi porta in finale a Serristori (che strano!)

Saluto un paio di presenti e mi faccio ... una tanica di benzina; dopo aver quasi riempito il serbatoio di sinistra infilo il tappo (onde evitare intrusioni indesiderate) senza bloccarlo definitivamente perchè penso che la benzina rimasta sia eccessiva per l'altro sebatoio e quindi ci sia la possibilità di dover riempire sino all'orlo anche questo. Passo al serbatoio di destra e svuoto la tanica riempiendolo sino all'orlo. Riporto la tanica in hangar e mi fermo a fare due chiacchiere con i due piloti presenti (che fa una chiacchiera per pilota! :-)). Poco dopo vengo raggiunto dalla moglie che ha deciso di rimpiazzare la colazione e ci rechiamo al bar per farci due panini.

Il vento è ancora sostenuto e guardando verso nord sembra che il nero si sia spostato a ovest; lasciamo trascorrere ancora un paio d'ore e ricontrolliamo la situazione; verso il Mugello si vedono alcuni cumuli mentre verso Viamaggio è tutto pulito. OK, decolliamo riprendendo la rotta iniziale e questa volta passiamo senza problemi ballando ancora ma decisamente meno della mattinata. Controllando i serbatoi mi rendo conto che stò consumando molto, ed in particolare da quello di sinistra e quindi chiudo il rubinetto per pareggiare e decido, prima di Mercato Saraceno, di puntare direttamente su Ozzano, passando per Predappio.

Giunto ad Ozzano mi appresto a fare rifornimento e mi accorgo che ... manca il tappo del serbatoio sinistro. La mia parte del "pistola" si era dimenticata di bloccarlo dopo il rifornimento ed evidentemente qualche "scossone" in decollo è riuscita a farmelo perdere. Risolvo provvisoriamente la cosa con due striscie di nastro "americano" e completo l'ultima tratta dandomi ripetutamente del cretino per non averlo bloccato subito il tappo (come faccio sempre!) e per non aver rifatto i controlli prevolo con la scusa di averli fatti prima di partire (dal Borro) e di essere stati in seguito sempre con l'aereo in vista; complimenti, proprio un bel pirlota!.

Non ho parole per ringraziare Alessio Alberati (e consorte) per l'ospitalita' e l'amicizia che ci è stata offerta.


La solita foschia mattutina In parcheggio all'Eleuteri

 

Al S.Egidio di Perugia Pranzo a bordo dell'Arf Air Line ... la guardia ! sullo sfondo ... Assisi

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